Catenaccio (Scanno)

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Catenaccio (Scanno)
Scanno Catenaccio 01.jpg
Corteo storico nunziale
rievocazione storica
Festa locale
Commemorazione celebrata matrimonio
Chiamata anche Ju Catenacce
Note
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Abruzzo
Provincia L'Aquila
Comune Scanno
Località
Luogo specifico vie del centro storico, Piazza della Madonna della Valle
Diocesi Sulmona-Valva
Periodo Estate
Data inizio 14 agosto
Data fine 14 agosto
Data mobile
Data d'istituzione 1760
Organizzata da Comune di Scanno
Tradizioni religiose Matrimonio
Tradizioni folcloristiche corteo storico nuziale
Tradizioni culinarie dolci scannesi
Informazioni Comune di Scanno
Tel. +39 0864 74545
Fax +39 0864 74317
info@scanno.org
Collegamenti esterni

Il Catenaccio (in dialetto Ju Catenacce) è una rievocazione storica che si tiene annualmente a Scanno (L'Aquila) il 14 agosto; si tratta di un corteo nuziale che accompagna la sposa prima in chiesa e dopo nella casa dello sposo novello.

Storia

Lo sposalizio, secondo la tradizione scannese, fa riferimento, oltre che ad una consuetudine tramandatasi fino ai giorni nostri, anche da un antico documento Zu matremonio azz'uso (1735 - 1831), poemetto in dialetto, redatto nel 1760 da Romualdo Parente, dove lo scrittore racconta le varie fasi di un matrimonio popolare, dal risveglio alla vestizione della sposa, dagli impegni dello sposo occupato ad assicurarsi di persona della partecipazione dei parenti e amici, alla cerimonia, alla stima e trasporto della dote, fino al corteo, al pranzo e al ballo finale (detto spallata): antica danza nuziale diffusa in tutte le regioni che costituivano il Regno di Napoli e che oggi sopravvive solo in alcuni territori dell'Italia meridionale.

Descrizione

Tradizionale danza della Spallata

Si tratta di un corteo nuziale che accompagna la sposa prima in chiesa e dopo nella casa dello sposo novello. La coppia che realmente celebra il proprio Matrimonio durante la rievocazione è, in effetti, solo una. Gli altri che partecipano al corteo nuziale sono tutti amici e parenti che sfilano rigorosamente sistemati in coppie disposte secondo l'ordine di parentela o d'amicizia con gli sposi.

Il corteo nuziale, unico e singolare, dall'alto sembra un "catenaccio", infatti, da questa figura trae la denominazione questa tradizione.

Gli sposi e gli invitati indossano il costume festivo tradizionale di Scanno; l'andare festoso del corteo è più volte bloccato da nastri colorati tesi da un lato all'altro della strada.

Quella di Scanno è una consuetudine nuziale che risale ad epoche molto antiche; ciò che maggiormente affascina sono i costumi tradizionali, in particolare quello femminile:

  • Il costume delle donne scannesi, indossato per le occasioni solenni, è scuro, solitamente composto di un'ampia gonna lunga fino ai piedi, di colore nero ma a volte anche verde scuro o d'altri colori, coperta davanti da una mandera, ovvero un grembiule di broccato realizzato con colori più chiari. Il corpetto, anch'esso solitamente di colore scuro, è piuttosto aderente ed ha delle larghe maniche che si restringono ai polsi. Al collo invece vi è la gorgiera realizzata con merletto tessuto al tombolo, una delle attività tradizionali delle donne scannesi. Il cappello, piuttosto complesso e formato di vari componenti, è sicuramente l'elemento più caratteristico dell'intero costume: realizzato in seta e con colori generalmente chiari, ha una forma vagamente a basco e una foggia che ricorda alcuni copricapo orientali. Il vestito è, infine, completato da pantofole di panno ricamato. Sul costume sono messi in bella mostra i gioielli rituali che le famiglie si tramandano di generazione in generazione. Vengono indossate le circeglie, [1]la presentosa, [2] il laccio e l'amorino, preziosi gioielli che sono divenuti il simbolo della comunità e dell'artigianato scannese.
  • Gli uomini indossano il tight.

La festa termina nella piazza principale di Scanno, cioè la Piazza della Madonna della Valle (dopo la celebrazione del matrimonio e una lunga sfilata nelle vie del centro storico) e varie cerimonie le persone che sfilano per Ju Catenacce ballano la spallata (antica danza simile alla quadriglia), mentre gli organizzatori offrono agli spettatori dei dolci tipici scannesi.

Galleria fotografica

Note
  1. Le circeglie sono orecchini di filigrana d'oro a mezzaluna finemente cesellati e arricchiti di pendenti. Il nome è onomatopeico e richiama il tintinnio prodotto da piccoli pendagli contro le altre parti dell'orecchino
  2. La presentosa è un pendente dorato simbolo d'amore, un vero e proprio mezzo di comunicazione visiva. Un cuore al centro della stella dichiarava, infatti, lo stato nubile della donna che la indossava ed, in genere, era regalata dalla madre in età maritale. Il monile recante due cuori, legati da una chiave o da un nastro, era donato dai genitori del fidanzato, o da lui stesso, come "pegno d'amore". Il messaggio era "sono sentimentalmente impegnata" diventando un vero e proprio simbolo del nuovo status sociale. Il nome stesso del gioiello ci ricorda il valore simbolico che aveva: era un "presente", un "dono" ricevuto dalle giovani donne come patto di promessa sposa. Questo prezioso ciondolo a forma di stella è diventato famoso anche grazie alla descrizione che ne fa Gabriele D'Annunzio ne il trionfo della morte.
Bibliografia
  • Laura Cavallo, Francesca Faramondi, Feste e Sagre in Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Campania, Editore L'Ortensia Rossa, Roma 2010, pp. 177 - 178
Voci correlate
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 3 settembre 2013 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.