Chierico di Camera
Chierico di Camera era il nome con cui si indicavano i chierici che, sotto la guida del camerlengo, assistevano il pontefice nella Camera Apostolica, per distinguerli dagli altri chierici che si occupavano del servizio delle chiese romane.
Con la riforma introdotta da papa Sisto V nel 1585 essi erano:
- il presidente delle armi;
- il prefetto dell'annona;
- il presidente della grascia;
- il presidente delle strade;
- il prefetto degli archivi;
- il presidente della zecca;
- il commissario del mare e prefetto di Castel Sant'Angelo;
- il presidente delle ripe;
- il presidente delle carceri.
Inoltre vi erano tre chierici ai quali spettava ogni anno in sorte il governo di alcuni feudi camerali.
Prima del 1666 queste cariche erano cariche venali, acquistate dai chierici che poi si occupavano dell'incarico, traendone il proprio sostentamento. La pratica fu abrogata da papa Alessandro VII.
Il più anziano di questo collegio detto decano era solitamente creato dal pontefice cardinale.
Con papa Pio VII il numero dei chierici di camera scese a undici con l'accorpamento dell'annona e della grascia.
Papa Leone XII nel 1826 ne ridusse il numero a nove. Dopo il 1870 e la fine del potere temporale della Chiesa, solo la carica di prefetto degli archivi rimase in funzione.
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