Chiesa di Santa Elisabetta (Forlì)
Chiesa di Santa Elisabetta (Forlì) | |
Stato | Italia |
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Regione | Emilia Romagna |
Regione ecclesiastica |
Regione ecclesiastica Emilia Romagna |
Provincia | Forlì-Cesena |
Comune | Forlì |
Diocesi | Forlì-Bertinoro |
Religione | Cattolica |
Oggetto tipo | Chiesa |
Dedicazione | Sant'Elisabetta del Portogallo |
Inizio della costruzione | 1652 |
Soppressione | XIX secolo |
La Chiesa di Santa Elisabetta è una chiesa oggi scomparsa di Forlì.
La chiesa sorgeva in quello che oggi è il Corso della Repubblica, dallo stesso lato della Chiesa di Santa Lucia, verso l'attuale Piazzale della Vittoria. La chiesa era dedicata a Santa Elisabetta, regina del Portogallo.
Il 15 agosto 1652, su un terreno gratuitamente ceduto dal Dott. Marcello Merlini, fu posata, da parte del vescovo Giacomo Teodoli, la prima pietra del complesso comprendente la chiesa e il monastero delle Cappuccine. Le monache avevano una propria regola ed erano tutelate dalla magistratura cittadina dei Novanta Pacifici.
Nel 1670, il vescovo Claudio Ciccolini impose il regime di clausura.
Dopo il sequestro da parte delle autorità francesi di occupazione durante il dominio di Napoleone, gli edifici furono acquistati dal conte Domenico Matteucci, che procedette a demolire la chiesa ed a trasformare il monastero, destinando i locali ricavatine ad uso di civile abitazione popolare.
Note | |
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Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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