Circa il Sacramento della Riconciliazione nell'attuale situazione di pandemia
Circa il Sacramento della Riconciliazione nell'attuale situazione di pandemia Nota della Penitenzieria Apostolica, Promulgata sotto l'autorità di Francesco | |
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Data | 19 marzo 2020 (VIII di pontificato) |
Argomenti trattati | Riconciliazione |
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La Nota Circa il Sacramento della Riconciliazione nell'attuale situazione di pandemia è stata promulgata dal dicastero della Penitenzieria Apostolica il 20 marzo 2020, con data 19 marzo, durante il pontificato di Francesco, a firma del Penitenziere Maggiore card. Mauro Piacenza.
La nota ribadisce quanto al sacramento della Riconciliazione (popolarmente, confessione) che la confessione individuale rappresenta il modo ordinario per la celebrazione di questo sacramento[1]. Dato però che in molte zone del mondo l'esistente stato pandemico per covid-19 è giudicabile come di grave necessità, con connessa l'impossibilità di recarsi presso un confessore per l'ordinaria confessione verbale, permette ai vescovi diocesani di applicare il canone 961, § 1, 2 CDC (cfr. anche CCC 1452), che prevede l'assoluzione collettiva "ferma restando la necessità, per la valida assoluzione, del votum sacramenti da parte del singolo penitente, vale a dire il proposito di confessare a tempo debito i singoli peccati gravi, che al momento non era possibile confessare".
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