Ecclesiam Suam

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Ecclesiam Suam
Lettera enciclica di Paolo VI
I di VII di questo papa
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Data 6 agosto 1964
(II di pontificato)
Traduzione del titolo La sua Chiesa
Argomenti trattati ecclesiologia
Enciclica successiva Mense Maio

(IT) Testo integrale sul sito della Santa Sede.
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Gesù Cristo ha fondato la sua Chiesa, perché sia nello stesso tempo madre amorevole di tutti gli uomini e dispensatrice di salvezza; appare quindi evidente la ragione per cui ad essa abbiano dato prove di particolare amore, e ad essa abbiano dedicato particolari cure tutti coloro che hanno avuto a cuore sia la gloria di Dio sia la salvezza eterna degli uomini: tra i quali, com'era giusto, rifulsero i Vicari in terra dello stesso Cristo, un numero immenso di Vescovi e di sacerdoti, ed una mirabile schiera di santi cristiani
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(Incipit dell'enciclica Ecclesiam Suam)

Ecclesiam Suam (La sua Chiesa) è la prima enciclica scritta da papa Paolo VI e pubblicata il 6 agosto 1964.

Ha carattere programmatico ed in essa già si delineano le priorità del pontificato.

Papa Montini la definì come segue:

« tende a confortare in chi la riceve sentimenti e propositi di vita cristiana, e a rinsaldare i vincoli di disciplina, di unione, di fervore, che devono collegare interiormente la Chiesa e sostenerla nella sua missione spirituale. »
(Paolo VI, Udienza generale del Mercoledì, 5 agosto 1964)

In essa è racchiusa l'ecclesiologia di papa Montini, il suo metodo di intendere e vivere la chiesa, così come egli stesso spiegò:

« che cosa diciamo finalmente in questa Enciclica? Diciamo quello che Noi pensiamo debba fare oggi la Chiesa per essere fedele alla sua vocazione e per essere idonea alla sua missione. Parliamo cioè della metodologia che la Chiesa, a parer Nostro, deve seguire per camminare secondo la volontà di Cristo Signore. Possiamo forse intitolare questa Enciclica: le vie della Chiesa »

I punti salienti

Di rilievo il fatto che venne pubblicata in concomitanza con la discussione, durante il Concilio Vaticano II dello schema de Ecclesia. L'enciclica fu redatta dal Papa con uno stile particolarmente personale a testimonianza ulteriore del desiderio, promosso dal Concilio, di una Chiesa madre che si pone accanto al popolo di Dio in cammino.

Il Papa suggerisce, come vie della Chiesa, sostanzialmente tre: coscienza, rinnovamento, dialogo. Di qui partì il colloquio con il mondo del Papa e di qui, nelle sue intenzioni, doveva continuare e rafforzarsi il colloquio della Chiesa. Paolo VI cercò, in essa, dei punti di contatto che il mondo offre alla Chiesa affinché essa possa annunciare Cristo (cfr. Udienza del 22 giugno 1966).

Concetto centrale, che l'enciclica fa suo, è quello dell'ecclesiologia di comunione: per il Papa tutto nella chiesa deve essere amore-carità. La Chiesa, poi, scrisse il Papa è di Cristo, Suam, ponendo così al centro Cristo a cui legò il mandato petrino come fattore di unità a questo centro. Un centro da cui irradiare l'annuncio del vangelo ad ogni uomo ed in ogni luogo con lo strumento indispensabile del dialogo.

Il dialogo, nell'enciclica, fu visto soprattutto come uno strumento attraverso cui giungere insieme tra i dialoganti ad una più profonda comprensione della verità. Il dialogo, nella Chiesa, significò per Papa Paolo, una continua ed ininterrotta apertura a chiunque fosse disposto ad ascoltare il messaggio di Cristo.

Bibliografia
  • Renato Marangoni, La Chiesa, mistero di comunione: il contributo di Paolo VI nell'elaborazione dell'ecclesiologia di comunione, 1963-1978, Volume 282, Editrice Pontificia Università Gregoriana, 2001
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