Festa della Madonna Incoronata (Santa Croce di Magliano)
Festa della Madonna Incoronata (Santa Croce di Magliano) | |
Alcuni momenti della festa | |
Festa mariana Processione | |
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Festa locale | |
Commemorazione celebrata | apparizione della Madonna Incoronata |
Chiamata anche | Festa della Scarciacappa |
Stato | Italia |
Regione | Molise |
Provincia | Campobasso |
Comune | Santa Croce di Magliano |
Luogo specifico | vie del centro storico |
Diocesi | Termoli-Larino |
Periodo | Primavera |
Data mobile | aprile, ultimo sabato |
Data d'istituzione | XII secolo |
Organizzata da | Comitato Festa della Parrocchia, Comune |
Tradizioni religiose | processione, Benedizione degli animali, Santa Messa |
Tradizioni folcloristiche | corteo degli animali e dello scarciacappa |
Tradizioni culinarie | treccia |
Collegamenti esterni Sito ufficiale dell'Istituto Centrale per la DemoEtnoAntropologia (IDEA) | |
La Festa della Madonna Incoronata, detta anche la Festa dello Scarciacappa, si svolge annualmente a Santa Croce di Magliano (Campobasso), nell'ultimo sabato di aprile, in ricordo dell'apparizione della Madonna Incoronata.
Storia
La Madonna, alla quale si riferisce la festa santacrocese, è la Incoronata di Foggia. Secondo la tradizione, il cui culto ebbe origine da un evento miracoloso, svoltosi nel 1001 nel bosco del Cervaro, all'alba dell'ultimo sabato di aprile, quando Maria Vergine apparve su una quercia, incoronata da due angeli, indicando ad un cacciatore, il conte di Ariano Irpino, la statua che la rappresenta, chiedendogli di edificare in quel luogo una chiesa che possa accogliere il simulacro. Il primo a sostenere la richiesta fu un contadino, detto in pugliese strazzacappa (in dialetto molisano, scarciacappa), che non esitò ad offrire il proprio olio per fare, con la pentola di rame, la "caldarella", una lampada da appendere ad un ramo dell'albero. In seguito sul luogo fu eretto il Santuario della Madonna Incoronata, che nel tempo divenne meta di pellegrinaggi da tutta la Puglia e dalle regioni limitrofe.
La devozione dei molisani verso la Madonna Incoronata]] trova le sue radici nella transumanza. Il santuario foggiano, per la centralità rispetto ai vari tratturi del tavoliere pugliese e per la forte valenza religiosa, è stato, infatti, luogo privilegiato di sosta e di festa dei pastori, prima del ritorno nelle loro terre d'origine.
Descrizione
La processione, in onore della Madonna Incoronata, esprime il sentimento religioso, è anche una rievocazione del lavoro pastorale ed una celebrazione dello stretto rapporto tra uomini e animali.
La festa si articola in momenti celebrativi, riti devozionali e folcloristici, scanditi dalla tradizione.
Preparativi
I preparativi iniziano nei giorni precedenti, impegnando i proprietari delle diverse fattorie, a dare particolare cura agli animali che saranno portati in processione. Si rinnova in quest'occasione il legame tra uomo e natura, compiuto attraverso l'ornamento con nastri e fiocchi dell'animale, che diviene così un alter ego del padrone, e deve rappresentarlo nel migliore dei modi.
Processione e benedizione
L'ultimo sabato di aprile, già dal mattino i bambini percorrono la via principale del borgo, con i loro piccoli animali, preparati per la benedizione. Dopo la Messa in onore dell'Incoronata nella Chiesa di Sant'Antonio di Padova.
Le vie del centro storico sono completamente invase da pecore, capre, buoi e cavalli: una vera e propria irruzione della natura nel centro abitato. Sfilano anche carretti con bambini trainati da cavallini ed un autocarro, recante la scritta L'Arca di Noè, sul quale sono issati:
- Statua della Madonna Incoronata;
- alcune gabbie con gli animali da cortile, per completare la rappresentazione del mondo animale collegato al lavoro agricolo, pastorale e alla vita quotidiana.
La dimensione sonora del corteo è contraddistinta dallo scalpitio dei cavalli, dai versi degli animali, dai campanacci e dallo schioccare delle fruste (dette sagliocche), che costituiscono un tratto distintivo della partecipazione alla festa, in quanto sono strumento di comando e guida, come riferimento alla capacità di domare gli animali. La processione termina sul sagrato della Chiesa di San Giacomo, dove si compiono tre giri intorno all'edificio sacro, seguiti dalla Benedizone degli animali, momento centrale e caratteristico della festa.
Scarciacappa
Al termine della benedizione, la Processione della Madonna Incoronata si apre con lo Scarciacappa, che nel simulacro presenta il volto estasiato dall'apparizione, mentre nell'impersonamento è un uomo ricoperto da una veste nera, con il viso completamente oscurato. Lo Scarciacappa è accompagnato da una coppia di buoi aggiogati, con l'aratro capovolto, sul quale sono appesi un paiolo ed una lanterna, a ricordo dell'evento miracoloso.
Sapori di festa
La festa, come vuole la tradizione, vive anche con i piatti della tradizione:
- la treccia, un formaggio a pasta filata modellato a forma di nastro intrecciato, che durante la processione viene indossato, a tracolla, dai cavalieri e dai pastori: quest'ornamento alimentare rappresenta il prodotto stesso del lavoro comune tra uomo e animale, una collana preziosa da esibire in segno d'abbondanza e auspicio per le attività produttive.
La treccia verrà, al termine della processione, distribuita in pezzi e consumata, in uno spirito di condivisione collettiva di un cibo significativo per tutta la comunità.
Riconoscimenti
L'Istituto Centrale per la DemoEtnoAntropologia ha riconosciuto l'evento, quale Patrimonio immateriale d'Italia
Patrimonio immateriale d'Italia
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