Hierapolis
Rovine del Martyrium di San Filippo apostolo | |
Stato | Turchia |
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Coordinate geografiche | |
Turchia | |
Hierapolis (in greco Ἱεράπολις, Hierápolis, composto dall'aggettivo ἱερός, hierós, "sacro", e il sostantivo πόλις, pólis, "città") detta anche Ierapoli o Gerapoli è una città ellenistico-romana della Frigia.
Dominava la valle del fiume Lykos sulla strada che collegava l'Anatolia al mar Mediterraneo. Le rovine si trovano nella odierna località di Pamukkale ("castello di cotone"), situata nella provincia di Denizli, in Turchia, e famosa per le sue sorgenti termali, che formano spettacolari concrezioni calcaree.
Storia
Fu fondata nel II secolo a.C. dal re di Perge Eumene II. Fu subito importante centro termale, grazie alle fonti ancora famose ai nostri giorni. La città fu dedicata alle divinità di Plutone ed Apollo, nel cui tempio dimorava un oracolo.
Nel 133 a.C. fu occupata dai romani. Un violento terremoto la distrusse quasi completamente nel 60. Venne ricostruita nei due secoli successivi, importanti le vestigia di quanto fu edificato dall'imperatore Settimo Severo (193-211).
Fu un importante centro cristiano, l'apostolo San Filippo vi morì verso la fine del I secolo. Primo vescovo della città fu San Papia, autore dei cinque libri Esegesi delle parole del Signore. Un martyrium fu edificato sulla tomba dell'apostolo alla fine del IV secolo. Nel 531 l'imperatore Giustino elevò il vescovo di Hierapolis al rango di metropolita. Molte chiese vi furono edificate spesso riutilizzando antichi edifici. Anche l'edificio delle terme fu trasformato in basilica.
Agli inizi del VII secolo la città fu devastata da un terremoto e delle armate persiane.
Il declino dell'insediamento iniziò nel XII secolo. Dapprima fu occupata dalle armate seleucidi, poi nel 1190 fu conquistata dai crociati di Federico Barbarossa, fu completamente abbandonata dopo un ennesimo terremoto intervenuto nel 1554.
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