Immagine acheropita
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Segui @CathopediaAcheropita o achiropita, da "ἀ- (a-)" privativo, "χείρ (chèir)" (mano) e "ποιείν (poièin)" (creare), è una parola di origine greca, il cui significato è "non fatto da mano umana".
Essa viene utilizzata per indicare quelle immagini sacre alle quali la tradizione attribuisce un'origine miracolosa: queste immagini, cioè, non sarebbero opera di un artista, ma sarebbero "apparse" da sole per intervento divino. Esse sono perciò da considerarsi anche reliquie.
Le più famose immagini oggi venerate come acheropite sono:
- la Sindone di Torino, un lenzuolo su cui è impressa l'immagine di un uomo che la tradizione identifica con Gesù morto, conservata nel Duomo di Torino.
- l'immagine della Madonna di Guadalupe, impressa sul mantello che secondo la tradizione appartenne a san Juan Diego, custodito nel santuario di Nostra Signora di Guadalupe in Messico.
Altre famose immagini acheropite di cui è traccia in documenti antichi:
- il Mandylion o "immagine di Edessa", un telo sul quale compariva il volto di Gesù. Custodito a Edessa e poi a Costantinopoli, andò perduto durante il sacco della città ad opera dei crociati nel 1204. Alcuni studiosi ipotizzano che si trattasse della Sindone di Torino.
- il "velo della Veronica", altro telo sul quale era impresso il volto di Gesù. Era esposto nella Basilica di San Pietro a Roma fino al 1600 circa; ne fa menzione anche Dante nella Divina Commedia (Paradiso XXXI, 103-108). Secondo alcuni era lo stesso telo venerato oggi a Manoppello col nome di Volto Santo.
- L'Icona della Madonna di Valverde del Santuario di Maria Santissima di Valverde in Sicilia.
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