La tragica notte di Assisi

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La tragica notte di Assisi - L'angelo di Assisi
LatraginanotteAssisi 1960.jpg

Locandina del film
Titolo originale: La tragica notte di Assisi - L'angelo di Assisi
Lingua originale: italiano
Paese: Italia
Anno: 1960
Durata: 95'
Colore: bianco/nero
Audio: sonoro
Genere: biografico
Regia: Raffaello Pacini
Soggetto: Giampiero Pucci, Andrea Maroni
Ambientazione Geografica: Assisi
Ambientazione Storica: XIII secolo
Sceneggiatura: Giovanni Pucci, Tatiana Demby, Raffaello Pacini
Casa di produzione: Chiara Film
Distribuzione (Italia): Regionale
Interpreti e personaggi:
  • Evi Maltagliati: Ortolana, madre di Chiara
  • Antonio Pierfederici: Monaldo, zio di Chiara
  • Carlo Giustini: San Francesco d'Assisi
  • Leda Negroni: Santa Chiara d'Assisi
  • Franca Badeschi: Sant'Agnese d'Assisi
  • Fedele Gentile: Paolo
  • Enzo Doria: Lorenzo
  • Alberto Plebani:
  • Aniello Mele:
  • Antonio Menna:
  • Mirella Monti:
  • Margareta Puratich:
  • Nuly Arutay:
  • Violetta Chiarini:
  • Alberto Plebani:
  • Lalla Gianoli:
  • Rossana Canchiari:
  • Fiorella Manghi
Fotografia: Giovanni Pucci
Scenografia: Alessandro Manettti
Coreografia: Alessandro Manettti
Costumi: Carlo Innocenzi

La tragica notte di Assisi - L'angelo di Assisi è un film biografico del 1960, diretto da Raffaello Pacini, sulla vita di santa Chiara d'Assisi.

Trama

Assisi 1212. Chiara, della nobile famiglia degli Scifi, sente la vocazione alla povertà e benché promessa sposa a Lorenzo, malgrado il contrario della madre Ortolana e dello zio Monaldo, decide di seguire l'esempio di Francesco e fonda con lui l'Ordine delle Clarisse. Chiara vive con le suore in estrema povertà e vivendo di elemosina; quando il Vescovo di Assisi decide che Francesco non debba frequentare il convento, ella, pur sottomettendosi alla volontà della Chiesa, ne soffre crudelmente. Ortolana e Monaldo, sono ormai convinti della vocazione di Chiara, il cui esempio è seguito dalla sorella Agnese, e successivamente anche la madre entra nel convento della figlia; Monaldo rimane solo, ma quando le truppe saracene, inviate dall'imperatore Federico II di Svevia, pronte ad espugnare Assisi, egli impugna nuovamente la spada. Un gruppo di soldati, guidati da un traditore, assale il convento, ma gli uomini della città si battono per difendere le inermi suore. Monaldo viene ferito mortalmente; e prima di morire ha la gioia di vedere i nemici ricacciati da Assisi, proprio grazie all'intervento della nipote Chiara che si mostra all'uscio di san Damiano con in mano l'ostensorio con il Santissimo Sacramento, mettendo in fuga le truppe saracene.

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