Sant'Agnese d'Assisi

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Sant'Agnese di Assisi, O.S.C.
Badessa · Vergine · Fondatrice
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al secolo Agnese Scifi
battezzata
Santa
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 56 anni
Nascita Assisi
1197
Morte Assisi
16 novembre 1253
Sepoltura
Appartenenza
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Professione religiosa [[]]
Ordinato diacono
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Emblem of the Papacy SE.svg Informazioni sul papato
° vescovo di Roma
Elezione
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Eventi
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Beatificazione [[{{{aB}}}]]
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 16 novembre
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi abito delle Clarisse
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Patrona di
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Incoronazione
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Erede
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Onorificenze
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Nomi postumi
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

Figli
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Collegamenti esterni
Scheda su santiebeati.it
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 16 novembre, n. 9:
« Ad Assisi in Umbria nel convento di San Damiano, santa Agnese, vergine, che, seguendo nel fiore della giovinezza le orme di sua sorella santa Chiara, abbracciò con tutto il cuore la povertà sotto la guida di san Francesco. »

Sant'Agnese di Assisi, al secolo Agnese Scifi (Assisi, 1197; † Assisi, 16 novembre 1253) è stata una vergine, badessa e fondatrice italiana. Prima delle due sorelle minori di Chiara d'Assisi, guidò il monastero di Monticelli da dove fondò numerosi monasteri di "Povere Dame" nell'Italia centro-settentrionale.


Biografia

La giovane Caterina e la fuga dalla casa paterna

Era la seconda figlia del conte Favarone di Offreduccio Scifi; sua madre Ortolana (venerata come beata) apparteneva alla nobile famiglia dei Fiumi e suo cugino Rufino era uno dei Tre Compagni di san Francesco d'Assisi. Agnese, battezzata con il nome di Caterina, è nata circa tre anni dopo la sorella Chiara. Successivamente nacque Beatrice.

L'infanzia di Agnese trascorse tra il palazzo del padre in città e quello di Sasso Rosso sul Monte Subasio.

Il 28 marzo 1211 (Domenica delle Palme) la sorella maggiore Chiara, mossa dalla predicazione e dall'esempio di san Francesco, lasciò la casa paterna per seguirne gli insegnamenti.

Quindici giorni più tardi (Seconda Domenica di Pasqua), secondo alcune leggende agiografiche, si rifugiò nel monastero di Sant'Angelo in Panzo, dove le suore benedettine avevano offerto rifugio a Chiara e decise di condividere la vita di povertà e penitenza di sua sorella.

Adirato per questa decisione, secondo quanto narrato in dettaglio nelle "Cronache dei Ventiquattro Generali", il padre mandò suo fratello Monaldo con alcuni parenti e uomini armati al monastero di Sant'Angelo per costringere Caterina, nel caso la persuasione non fosse bastata, a ritornare a casa.

La leggenda devozionale racconta come Monaldo, fuori di sé dalla rabbia, abbia sguainato la spada per colpire la giovane senza riuscire nell'intento. Il suo braccio, infatti, cadde, privo di forza, lungo il fianco; gli altri allora trascinarono Caterina, afferrandola per i capelli, fuori dal monastero e colpendola ripetutamente a calci. Chiara arrivò immediatamente per soccorrere la sorella, ma miracolosamente il corpo di Caterina diventò talmente pesante che i familiari invano tentarono di trasportarla; alla fine la lasciarono, mezza morta, in un campo vicino al monastero. Secondo questo racconto i parenti di Caterina furono costretti a ritirarsi e a permetterle di rimanere con la sorella Chiara, sopraffatti da un potere spirituale contro il quale la forza fisica nulla poteva.

A San Damiano

Il giorno seguente Francesco, insieme a frate Bernardo, accompagnarono le due sorelle a San Damiano, in un piccola e grezza dimora adiacente all'umile santuario che Francesco stesso aiutò a ricostruire. Nella Cronaca si racconta che Francesco chiese ad Agnese se era sicura di voler donare tutta la sua vita a Gesù Cristo, specialmente dopo la terribile prova subìta, alla risposta affermativa della giovane, le tagliè i capelli, le diede fece una tunica (l'abito della Povertà) e le cambiò il nome di Caterina con Agnese ad dette una compiacendosi della resistenza opposta da Agnese nei confronti dei suoi genitori, le tagliò i capelli e le diede l'abito della Povertà.

La Regola

Donne di ogni ceto provenienti da Assisi si unirono a Chiara e Agnese che fondarono l'Ordine delle Povere Dame di San Damiano, o delle Clarisse, come vennero in seguito chiamate queste suore di ispirazione francescana. Chiara e Agnese, constatando la loro nuova situazione di vita, sentirono la necessità di avere una Regola approvata dall'autorità papa; questa ispirata essenzialmente da Francesco si può così riassumere: "Osservare il santo Vangelo di Nostro Signore Gesù Cristo, vivendo in obbedienza, senza alcunché di proprio e in castità". Solo alla fine della vita di Chiara, due giorni prima di morire (9 agosto 1253) e convinto dall'insistenza della santa, il papa Innocenzo IV firmò l'approvazione della Regola.

Le missioni di Agnese

Nel 1219 Agnese, nonostante la sua giovane età, fu scelta da Francesco per fondare e guidare una comunità di Povere Dame a Monticelli, vicino a Firenze, che con il corso del tempo divenne quasi più famosa di quella di San Damiano.

Piena di zelo per la diffusione dell'Ordine, Agnese fondò da Monticelli alcuni monasteri di Povere Dame nell'Italia settentrionale, inclusi quelli di Mantova, Venezia e Padova, ognuno dei quali dichiarava nei propri intenti di osservare la stessa fedeltà agli insegnamenti di Francesco e Chiara.

Sorella morte

Nel 1253 Agnese fu chiamata a San Damiano, durante l'ultima malattia di Chiara e qui l'assistette fino alla morte (11 agosto) e al successivo funerale. Purtroppo, il suo corpo debole e provato dalle fatiche, sopportate in passato, cedette di fronte al dolore per la morte della sorella e così pochi giorni dopo, il 27 agosto dello stesso anno, Agnese morì.

La madre, Ortolana e la sorella più giovane, Beatrice, che avevano entrambe seguito Chiara e Agnese nell'Ordine, erano già morte.

Culto

I resti di sant'Agnese riposano nella cappella a lei dedicata all'interno della Chiesa di Santa Chiara ad Assisi, vicino alla madre Ortolana e alla sorella Beatrice. Dopo la sua morte i devoti le attribuirono numerosi miracoli.

Il Papa Benedetto XIV consentì all'Ordine francescano di celebrare la sua festa il 16 novembre.

Bibliografia
  • Garzonio Chiara Lucia, Sant'Agnese d'Assisi, Gorle (BG), 2009
Voci correlate
Collegamenti esterni