Monasteri di Yuso e Suso
Bene protetto dall'UNESCO | |
Patrimonio dell'umanità | |
San Millán Monasteri di Yuso e Suso San Millán Yuso and Suso Monasteries | |
Tipologia | Culturali |
Criterio | (ii) (iv) (vi) |
Pericolo | Bene non in pericolo |
Anno | 1997 |
Scheda UNESCO | inglese francese |
Patrimoni dell'umanità in Spagna |
Coordinate: I monasteri di Yuso e Suso si trovano a San Millán de la Cogolla, un piccolo paese della Comunità autonoma spagnola di La Rioja. I due monasteri vennero dichiarati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1997. Il monastero de Suso (di sopra) è tra i più antichi monasteri della penisola iberica, da prima eremo poi cenobio con regola ispanica, poi retto da monaci mozarabici seguiti da monaci benedettini e attualmente retto da Recolletti.
Storia
Il Monastero de Suso (di sopra) è il più antico dei due, qui visse in una grotta da lui scavata, il santo fondatore della comunità monastica Sant'Emiliano della Cogolla eremita del VI secolo. Questa comunità monastica rimase fedele al credo niceno durantte tutta la sua storia, da prima sotto il dominio visigoto, inizialmente di fede ariana e anche durante la dominazione mussulmana.
Il monastero crebbe attorno alla tomba del santo fondatore ed è ritenuto tra le culle dell'arte e dei riti mozarabici. Oggi sono ancora visibili parte degli edifici eretti tra il VII e il X secolo caratterizzati dai tipici archi dell'arte visigota detti a ferro di cavallo. Il saccheggio e l'incendio perpetrati dal califfo di Cordova Mansur nel 1002 hanno invece completamente distrutto gli affreschi che ornavano gli edifici.
Nel 1030 in occasione della santificazione del fondatore, Sancho III Garcés di Navarra restaurò il complesso aggiungendovi nuove aule e modificando l'orientamento originale della chiesa.
Il Monastero reale San Millán de Yuso sorse ai piedi della collina per volere del re navarro García Sánchez III nel 1053. La fondazione va fatta risalire ad un voto fatto dai re cristiani dopo la battaglia di Simancas del 939. Se la Spagna veniva liberata dal dominio dei mori, il re avrebbe edificato una nuova chiesa per venerare San Millán che i soldati videro guidare le truppe alla vittoria nella battaglia. Nell'abbaziale del nuovo monastero fu traslata la salma del santo, mentre nella sua antica cella, dove precedentemente erano erano custodite le reliquie, venne posto un cenotafio in alabastro con l'effige del santo.
Galleria fotografica
Cenotafio nella grotta del santo Monastero de Suso
Reliquiario di San Milan arte orafa spagnola del XI secolo
Tipici archi dell'arte visigota VII secolo
Cenotafio di San Milan che porta sul petto la famosa croce
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