Natale a Nereto

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Natale a Nereto
Nereto Natale Falò.jpg
Fuoco di Natale
Tradizione natalizia
Festa locale
Commemorazione celebrata Natività di Gesù
Chiamata anche Fuoco di Natale
Note
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Abruzzo
Provincia Teramo
Comune Nereto
Località
Luogo specifico piazza del borgo
Diocesi Teramo-Atri
Periodo Inverno
Data inizio 24 dicembre
Data fine 6 gennaio
Data mobile
Data d'istituzione 1798
Organizzata da
Tradizioni religiose
Tradizioni folcloristiche realizzazione del falò
Tradizioni culinarie
Informazioni
Collegamenti esterni

Il Natale a Nereto (Teramo) si tiene annualmente nella cittadina abruzzese, dal 24 dicembre al 6 gennaio, sia per celebrare la Natività di Gesù, sia in ricordo di un intervento miracoloso della Madonna.

Storia

Secondo la tradizione, la consuetudine ha avuto origine da un intervento miracoloso della Madonna all'epoca dell'invasione francese.

Alcuni neretesi, a seguito di una violenza compiuta da un drappello di soldati francesi su alcune donne del borgo, reagirono uccidendo coloro che avevano compiuto il crudele gesto. Questa reazione suscitò la furia delle truppe francesi, i quali per vendicarsi avevano deciso di attaccare la cittadina. A notte fonda, quando stavano arrivando i soldati, un'anziana donna che stava pregando nella Chiesa della Madonna della Consolazione, se n'accorse e salita sul campanile suonò le campane come segno d'allarme. In quel frangente una turba di angeli, per intercessione di Maria Vergine, apparve improvvisamente alle milizie francesi, mettendole in fuga terrorizzate: era il 22 dicembre 1798.

Il borgo ricorda quest'evento miracoloso, anche con il suono delle campane, che per un'ora rintoccano dal campanile della chiesa parrocchiale.

Descrizione

La sera della vigilia di Natale, nella piazza del borgo, i giovani preparano un'enorme catasta di legna a cui appiccheranno il fuoco, prima della Messa di mezzanotte, tra l'aspettativa e l'ammirazione degli astanti che commentano e apprezzano l'opera, soprattutto in merito alla grandezza e alla disposizione dei rami che la compongono.

Da quel momento la pira viene alimentata in modo continuo e sistematico, in modo da ardere ininterrottamente fino la sera dell'Epifania, quando la comunità si riunisce nuovamente per la Messa vespertina.

Bibliografia
  • Laura Cavallo, Francesca Faramondi, Feste e Sagre in Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Campania, Edizioni L'Ortensia Rossa, Roma 2010, p. 257 ISBN 9788896372197
Voci correlate
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 11 settembre 2013 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.