La formazione dei presbiteri nelle chiese in Italia

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La formazione dei presbiteri nelle chiese in Italia. Orientamenti e norme per i seminari, citata anche come Ratio Studiorum o semplicemente Ratio, è il documento della Conferenza Episcopale Italiana che regola la vita dei seminari e la formazione dei presbiteri in Italia.

È subordinata alla Ratio fundamentalis institutionis sacerdotalis della Congregazione (dal 2022 Dicastero) per il clero.

Prima edizione 1972

La prima edizione della Ratio aveva più precisamente il titolo La preparazione al sacerdozio ministeriale. Orientamenti e norme (22 luglio 1972). Fu pubblicata dopo il Concilio Vaticano II sulla base della Ratio fundamentalis della Congregazione per l'Educazione Cattolica, pubblicata il 6 gennaio 1970.

Seconda edizione 1980

La seconda edizione della Ratio, dal titolo La formazione dei presbiteri nella Chiesa italiana. Orientamenti e norme per i seminari, risale al 15 maggio 1980, e fu seguita da un documento a parte, la Ratio Studiorum, del 1984, per regolare i piani di studi delle facoltà teologiche: anni di studio, materie, ore di insegnamento, ecc.

Terza edizione 2006

La terza edizione della Ratio, dallo stesso titolo della precedente, fu pubblicata il 4 novembre 2006. Include una nuova Ratio Studiorum che sostituisce quella del 1984.

Quarta edizione 2025

La quarta edizione (La formazione dei presbiteri nelle chiese in Italia. Orientamenti e norme per i seminari) attualmente vigente è stata pubblicata il 9 gennaio 2025.

Questa edizione è stata unanimemente ma erroneamente intesa dalla stampa generalista come una novità e un'apertura a seminaristi e presbiteri omosessuali. Il realtà il documento al n. 44 riprende verbatim il n. 199 della vigente Ratio Fundamentalis del 2016 della Congregazione per il Clero, la quale a sua volta riprende verbatim l'Istruzione della Congregazione per l'Educazione Cattolica Circa i criteri di discernimento vocazionale riguardo alle persone con tendenze omosessuali in vista della loro ammissione al Seminario e agli Ordini sacri (2005):

44. «In relazione alle persone con tendenze omosessuali che si accostano ai Seminari, o che scoprono nel corso della formazione tale situazione, in coerenza con il proprio Magistero, la Chiesa, pur rispettando profondamente le persone in questione, non può ammettere al Seminario e agli Ordini sacri coloro che praticano l'omosessualità, presentano tendenze omosessuali profondamente radicate o sostengono la cosiddetta cultura gay. Le suddette persone si trovano, infatti, in una situazione che ostacola gravemente un corretto relazionarsi con uomini e donne».
Voci correlate
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