Repubblica delle Tre Leghe

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La Repubblica delle Tre Leghe fino al 1797
Tre leghe grigioni

La Repubblica delle Tre Leghe (in tedesco Drei Bünde o Gemeine Drei Bünde) riunì dal 1450 la Lega Caddea, fondata nel 1367, la Lega Grigia (1395/1424) e la Lega delle Dieci Giurisdizioni (1436), sorte nell'antico territorio della Rezia curiense e della diocesi di Coira. Confinava a ovest con la confederazione Svizzera, a sud con il ducato di Milano, a sud-est con la repubblica di Venezia e a nord-est con la contea del Tirolo.

Con la Carta della Lega del 23 settembre 1524 le Tre Leghe si dotarono di una Costituzione comune e ottennero così lo statuto di repubblica libera, che mantennero fino al 1798, quando il territorio divenne un cantone della Svizzera prendendo il nome di Grigioni. L'unione permise alla regione di mantenersi indipendente dal potere imperiale degli Asburgo. In quest'ottica fu spesso alleata degli Svizzeri, della Francia e della Repubblica di Venezia. Come molte regioni svizzere nel XVI secolo molti territori della Lega Grigia abbracciarono la riforma protestante, che nel tempo divenne maggioritaria.

Valtellina

Dopo la battaglia di Novara del 1500 la Valtellina passò alla Francia, ma nel 1512 fu occupata dalle truppe delle Tre Leghe e a esse soggetta. Propagatosi il protestantesimo nei territori delle leghe, essendo i nuovi commissari di fede protestante, anche molti abitanti della Valtellina, in particolare chi aveva più contatti con il potere centrale, passarono al protestantesimo.

La dura politica dei commissari contro i valtellinesi rimasti cattolici suscitò malcontento tra la popolazione valtellinese fin dal 1557, quando l'editto di Ilanz aveva concesso chiese cattoliche al culto riformato. Nel 1618 inoltre l'arciprete Nicolò Rusca, catturato per presunta attività antigrigionese, morì sotto tortura a Thusis, dove si trovava il tribunale censorio.

Il 15 luglio 1620, vi fu una sanguinosa rivolta, ricordata come Sacro Macello. La rivolta fu anche fomentata dagli Asburgo, interessati a prendere il controllo della valle per unire i territori dell'Impero con i possedimenti spagnoli in Italia. Dopo l'eccidio, i Grigionesi tentarono di rientrare in Valtellina, ma furono fermati dagli Spagnoli che conquistarono anche la Valchiavenna. Il papa Urbano VIII tentò di trovare una soluzione, inviando nel 1623 un presidio di 1.500 fanti e 500 cavalieri. Nel 1636, scoppiata la guerra per la successione di Mantova, la Francia occupò la Valtellina con una spedizione guidata dal duca di Rohan, che scacciò le truppe pontificie e tenne la regione sino al 1637. Nel 1639 il capitolato di Milano restituì Valtellina e contadi alle Tre Leghe, che vi riconobbero la sola confessione cattolica e vietarono la residenza stabile dei riformati. Le Tre Leghe tennero il controllo della regione fino alla fine del XVIII secolo.[1][2]

Note
  1. DSS, Valtellina
  2. Enciclopedia Treccani on line, Valtellina
Bibliografia