Santuario di San Romedio (Coredo)

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Flag of UNESCO.svg Bene protetto dall'UNESCO
Santuario di S Romedio - Sanzeno (Foto Luca Giarelli).jpg
Santuario di San Romedio
Altre denominazioni
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Trentino-Alto Adige


Regione ecclesiastica Triveneto

Provincia Trento
Comune Coredo
Località
Diocesi Trento
Religione Cattolica
Indirizzo
Telefono
Fax
Posta elettronica [mailto: ]
Sito web

[http:// Sito ufficiale]

Sito web 2
Proprietà
Oggetto tipo Complesso monumentale
Oggetto qualificazione Santuario
Dedicazione San Romedio
Vescovo
Fondatore
Data fondazione
Architetto


Stile architettonico
Inizio della costruzione 1000
Completamento 1918
Distruzione
Soppressione
Ripristino
Scomparsa
Data di inaugurazione
Inaugurato da
Data di consacrazione
Consacrato da
Data di sconsacrazione {{{Sconsacrazione}}}
Sconsacrato da {{{SconsacratoDa}}}
Titolo
Strutture preesistenti
Pianta
Tecnica costruttiva
Materiali
Data della scoperta
Nome scopritore
Datazione scavi
Scavi condotti da
Altezza Massima
Larghezza Massima
Lunghezza Massima
Profondità Massima
Diametro Massimo
Altezza Navata
Larghezza Navata
Superficie massima {{{Superficie}}}
Altitudine {{{Altitudine}}}
Iscrizioni
Marcatura
Utilizzazione
Note
Coordinate geografiche
46°20′56″N 11°05′40″E / 46.34883, 11.09430 bandiera Italia
Patrimonio UNESCO.png Patrimonio dell'umanità
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Pericolo Bene non in pericolo
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Scheda UNESCO
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Il santuario di San Romedio è un complesso monumentale dedicato alla figura di San Romedio - situato su un ripido sperone di roccia, nello splendido scenario naturale della Val di Non, nel territorio comunale di Coredo.

Il santuario è costituito da cinque chiese costruite nell'arco di circa novecento anni fra il 1000 e il 1918. Le cinque chiese sono state costruite a ridosso di una ripida parete di roccia e sono unite tra loro dai 130 gradini di una spettacolare scalinata. Esso è visitato annualmente da circa 200.000 pellegrini, ed è custodito da due frati dell'Ordine di San Francesco d'Assisi.

Storia

Altare del santo

Per oltre 500 anni la roccia che ospitava il santuario antico rimase nuda, con una scalinata scoperta e qualche edicola ora scomparsa. In basso si trovavano le stalle, i rifugi per i pellegrini e l'abitazione del custode.

La chiesa originaria intitolata a San Romedio sorse attorno al 1000 sulla tomba del Santo, con le pietre portate fin lassù dagli antichi pellegrini. Il culto a san Romedio venne riconosciuto ufficialmente dalla Chiesa nel 1300 e la devozione al Santo si incrementò molto nel XV secolo, quando il santuario venne affollato da molti pellegrini che portavano ex voto.

Nel 1489 fu iniziata la costruzione della seconda chiesa dedicata a San Giorgio, poi nel 1514 fu costruita la chiesa di San Michele e nel 1536 la chiesa maggiore di San Romedio. Per ultima fu eretta nel 1918 la chiesa dell’Addolorata, in segno di ringraziamento alla Vergine per la quiete ritrovata dopo la tragedia della Prima guerra mondiale. Della stessa epoca (XVI secolo) è anche il campanile, sempre in stile gotico-clesiano.

Nel 1700 il santuario si vestì a festa, accompagnando il visitatore pellegrino fino alla soglia della tomba del santo eremita Romedio. Vengono ricostruiti ex-novo gli edifici al piano terra adibiti all'accoglienza dei pellegrini, alle stalle ed ai fienili. Le chiese vengono abbracciate con la costruzione dell'"appartamento dei Conti" e del ballatoio (1725), della sacrestia e della biblioteca in alto. La seconda parte della scalinata viene coperta e poi animata con le edicole dei misteri della passione di Cristo. Sopra la cappella di San Giorgio si innalzano due stanze di abitazione; infine viene eretto l'arco d'ingresso al luogo sacro (1770).

Nel corso del XX secolo si sono aggiunti, oltre alla cappella dell'Addolorata, il parcheggio con l'edicola di San Romedio (1907) ed il recinto per gli orsi (1990).[1]

All’interno del Santuario sono custoditi molti artistici ex voto del XV, XVI e XVII secolo. Nella prima chiesa di San Romedio si trovano affreschi raffiguranti la "Madonna con Bambino", l’"Ultima Cena" e una serie di angeli e Santi. Nella chiesa di San Giorgio gli affreschi delle volte raffigurano i Dottori della Chiesa e i simboli degli Evangelisti. Nella chiesa di San Michele, sopra l’altare, una pala del XVI secolo raffigura l’Arcangelo Michele che ricaccia Lucifero all’Inferno. Nella chiesa Maggiore di San Romedio la pala dell’altare raffigura San Romedio con l’orso al guinzaglio, mentre gli affreschi delle pareti raffigurano i dodici Apostoli, l’Annunciazione e l’Assunzione della Madonna.

La festività di San Romedio Martire si celebra il 15 gennaio.

Durante l’estate nel Santuario si svolgono una serie di manifestazioni culturali e musicali nell’ambito dell’"Estate Romediana".

Le 5 chiese

Chiesa antica e sacello

Uno stupendo portale romanico e una Madonna con bimbo benedicente (XII secolo) portano sul culmine della rupe dove riposano i resti mortali di san Romedio esposti nel sacello dal 1120.

Chiesa di San Romedio

Costruita nel 1536 dai conti Thun davanti all'antica chiesa, accoglie i pellegrini presso il cuore del santuario. Custodisce la tela della Deposizione di scuola veronese (1695), e quella di San Romedio eremita di G: B. Chiocchetti (1905).

Chiesa di San Michele

Tipica cappella di conti e baroni, in stile gotico-clesiano con volta a botte. Costruita nel 1513 dai conti Thun e dipinta ada Adriano Mair nel 1584, custodisce un altare barocco del 1713.

Cappella dell'Addolorata

Benedetta il I ottobre 1923, nasce come ex-voto dei reduci della prima guerra mondiale.

Note
  1. In realtà oggigiorno non vi sono orsi custoditi nel recinto.
Collegamenti esterni