Solo cose belle
Solo cose belle | |
Locandina del film | |
Titolo originale: | Solo cose belle |
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Lingua originale: | italiano |
Paese: | Italia |
Anno: | 2019 |
Colore: | colore |
Genere: | attualità |
Regia: | Kristian Gianfreda |
Ambientazione Geografica: | Italia |
Sceneggiatura: | Filippo Brambilla, Marco Brambini, Andrea Calaresi, Susanna Ciucci, Kristian Gianfreda, Matteo Lolletti, Andrea Valagussa |
Produttore: | Kristian Gianfreda, Lisa Tormena |
Casa di produzione: | Coffeetime Film, Sunset Produzioni |
Interpreti e personaggi: | |
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Fotografia: | Luca Nervegna |
Musiche: | Bevano Est |
Solo cose belle è un film del 2019 diretto da Kristian Gianfreda.
Narra le vicissitudini di una casa famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi.
Trama
In un paese romagnolo il sindaco vuole trasformare in albergo un palazzo di una ricca signora locale, sperando che lo lasci in eredità al comune. Alla sua morte però la signora lo lascia in uso alla Comunità Papa Giovanni XXIII e vi si insedia una casa famiglia dell'associazione: oltre a babbo mamma e figlio biologico, ospita anche un'ex prostituta con sua figlia piccola, un richiedente asilo, un giovane in pena alternativa al carcere, un adulto disabile cognitivo e un bambino disabile fisico ("non sono handicappato, sono cinese").
La giovane figlia del sindaco Benedetta, snob e altezzosa, come tutto il paese incuriosita dai nuovi arrivati, pian piano si innamora del ragazzo e comincia a frequentare la casa famiglia e ne respira l'ambiente umano e familiare.
Il sindaco decide di sfrattare la famiglia facendo ricorso a irregolarità amministrative dell'edificio. La famiglia con l'aiuto della Papa Giovanni organizza una festa di paese per ottenere i soldi per sanare le irregolarità. Il ricavato però sparisce, messo per sbaglio nello zaino del giovane condannato. Questo decide però di tenerlo e decide di scappare invitando Benedetta a seguirlo a Bologna. La ragazza, innamorata ma delusa dal suo comportamento, rifiuta.
La casa famiglia viene sfrattata dal sindaco, pur con suo rammarico tardivo. Nella scena finale la famiglia del sindaco con Benedetta è trasformata a sua volta in una casa famiglia e accoglie un giovane per il servizio civile.
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