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(Da Beni) |
mNessun oggetto della modifica |
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|{{passo biblico|Lc|7,11-17}}{{pb|Mc|3,28-30}};
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|{{passo biblico|Mc|7,31-37}}
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|{{pb|Mc|3,28-30}};
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|Guarigione di un gran numero di storpi, ciechi e sordi
== Storicità ==
La [[tradizione]] del [[Nuovo Testamento]] presenta [[Gesù]] come una persona che ha fatto segni e prodigi, e questo fin dalle attestazioni più antiche: colpisce che in tali attestazioni non si dica nulla del suo insegnamento; si parla solo del finale drammatico della sua [[morte di Gesù|morte]] e della sua [[risurrezione di Gesù|resurrezione]], dicendo che egli era stato "accreditato da [[Dio]]" presso il [[popolo d'Israele|popolo]] "per mezzo di miracoli, prodigi e segni" ({{pb|At|2,22-24}}; cfr. anche {{passo biblico|At|10,38-39}}). Qui ci troviamo di fronte al ''[[kerigma]]'', cioè al contenuto della [[predicazione]] primitiva.
Guardando in generale ai miracoli di Gesù narrati nei Vangeli dobbiamo riconoscere ad essi una globale attendibilità storica, per vari motivi:
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