Islam: differenze tra le versioni

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Quali siano stati i modelli religiosi ispiratori è ancora argomento di discussione fra gli storici delle religioni. Se infatti si può parlare, coi dovuti distinguo, di debiti contratti verso il [[Giudaismo]], lo [[Zoroastrismo]], il [[Cristianesimo orientale]] e, più ancora, il credo delle [[Giudeo-Cristianesimo|comunità ebraico-cristiane]] attive nella stessa Penisola Araba - debiti per molti versi e in diversa misura difficilmente negabili - non manca però chi sostiene l'indubbia esistenza di una matrice indigena sud-arabica che affrancherebbe l'Islam da una sorta di tutela strettamente allogena. Del resto non sono episodiche le prove, epigrafiche, artistiche (statuaria votiva) e archeologiche, circa l'esistenza di culti monoteistici negli ambienti culturali sud-arabici e il loro lento accostamento a forme sempre più spiccatamente [[monoteismo|monoteistiche]].
 
Che l'Islam appartenga al medesimo contesto di valori dell'[[Religione ebraica|Ebraismo]] e del [[Cristianesimo]], viene sottolineato dalla sua inclusione tra le cosiddette [[religione abramitica|religioni abramitiche]].<ref name="J.Smith98">''Religion, Religions, Religious'', essay by [[Jonathan Z. Smith]], published in book: {{citecita booklibro |editor=[[Mark C. Taylor]] |title=Critical Terms for Religious Studies |origyear=1998 |url=http://www.press.uchicago.edu/Misc/Chicago/791572.html |publisher=University of Chicago Press |isbn=978-0226791562 |chapter=fifteen |pages=430}}</ref><ref>Jacques Derrida, ''Once More, Once More: Derrida, the Jew, the Arab'', introduction to Gil Anidjar, ''Acts of Religion'', Routledge, New York & London, 2001.</ref>
 
== Differenze fra i concetti di Islam e Islamismo ==

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