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|Attività = arcivescovo
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|Attività3 =
|Nazionalità = francese
|PostNazionalità =
|vC = Juan Pardo de Tavera
|vCtit = [[card.]]
|elevato = [[10 marzo]] [[1561]]
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|aPc =
== Cenni biografici ==
Nacque a Ornans nei pressi di [[Arcidiocesi di Besançon|Besançon]] il [[20 agosto]] [[1517]]. Il padre, Nicolas Perrenot de Granvelle ([[1486]]-[[1550]]), fu consigliere di [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] e poi guardasigilli del [[Sacro Romano Impero]], la madre Nicole Bonvalot era figlia di Jacques Bonvalot, cavaliere dell'[[Ordine della Milizia Aurata]] e di sua moglie Marguerite Merceret.
Antoine de Granvelle studiò diritto presso l'[[università di Padova]] e dal [[1538]] teologia presso quella di Lovanio. Fu avviato alla carriera ecclesiastica ancora molto giovane. Nel [[1529]] divenne [[protonotario apostolico]] ''de numero participantium''. Fu canonico della cattedrale di Besançon e [[abate]] a Arras. All'età di ventidue anni fu nominato vescovo di [[Diocesi di Arras|Arras]], con [[Dispensa (diritto)|dispensa]] per non aver ancora raggiunto l'età canonica. Fu consacrato il [[21 maggio]]
Fu portavoce di Carlo V all'apertura del [[Concilio di Trento]] e poi incaricato di delicate missioni diplomatiche presso i [[Riforma protestante|riformati]]. Fu tra i negoziatori della pace seguita alla disfatta della [[lega di Smalcalda]] a Mühlberg nel [[1547]]. Alla [[morte]] di [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] Granvelle seppe assicurarsi anche la fiducia del figlio, al cui servizio passò nel [[1555]]. Con il definitivo trasferimento della corte a Madrid nel [[1559]], che coincise con una mutata politica del re più spagnola e mediterranea in luogo dei più vasti disegni europei e imperiali che erano stati propri di Carlo V, la figura di Granvelle perse di importanza e il prelato si vide escluso dal seguito immediato del suo re e per venti anni restò lontano dalla corte.
La [[1559]] fu rappresentante della corona spagnola nei Paesi Bassi, dove esercitò una politica inflessibile, impegnandosi nella lotta al [[protestantesimo]] e tentando una restaurazione cattolica. Nel [[1560]] fu elevato arcivescovo di [[Arcidiocesi di Malines-Bruxelles|Malines]] e l'anno seguente ricevette la [[porpora cardinalizia]]. Ma l'opposizione del popolo e dell'aristocrazia alla sua politica finì con l'alienargli il favore della governatrice [[Margherita di Parma]] e anche di [[Filippo II di Spagna|Filippo II]], che lo sollevò dall'incarico. Per un biennio egli rimase appartato a Besançon, poi fu inviato a Roma con incarichi diplomatici e dal [[1571]] al [[1575]] fu viceré a Napoli.
Nel [[1579]] fu chiamato a Madrid da Filippo II e creato presidente del Consiglio supremo d'Italia. Il ritorno a corte di Granvelle coincise con un deciso mutamento nella politica estera di Filippo: dalla prudente politica di pace caldeggiata da Augosto Pérez, si passò a una politica espansionista il cui primo obiettivo fu il [[Portogallo]], conquistato dagli Spagnoli nel [[1581]]. Nel [[1584]] divenne arcivescovo di Besançon sua città natale, ma colpito da paralisi, non prese mai possesso della sede e non partecipò al [[conclave del 1585]].
[[Morte|Morì]] a Madrid il [[21 settembre]] [[1586]]. La salma fu traslata a Besançon
Ebbe tre figli naturali: Catherine, che sposò Jean de Cools; Marie e Jean-Gilbert de Granvelle, che divenne gentiluomo della casa dell'arciduca Alberto.
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{{Vedi anche|Genealogia episcopale}}
* [[Cardinale]] [[Juan Pardo de Tavera]]
* Cardinale [[Antoine Perrenot de Granvelle]]
|tipologia=episcopale
|carica=[[Diocesi di Arras|Vescovo di Arras]]
|periodo = [[29 novembre]] [[1538]]
|precedente=[[Pietro de Accolti de Aretio]]
|successivo=François Richardot ([http://www.catholic-hierarchy.org/bishop/brichf.html Ch]), {{Sigla|O.E.S.A.}}
|tipologia=episcopale
|carica=[[Arcidiocesi di Malines-Bruxelles|Arcivescovo metropolita di Malines]]
|periodo = [[10 marzo]] [[1561
|precedente=-
|successivo=[[Joannes Hauchin]]
|tipologia=cardinale
|carica=[[San Bartolomeo all'Isola (titolo cardinalizio)|Cardinale presbitero di San Bartolomeo all'Isola]]
|periodo = [[6 luglio]] [[1562]]
|precedente=[[Fulvio Giulio della Corgna]], {{Sigla|O.S.Io.Hieros.}}
|successivo=[[Diego Espinosa Arévalo]]
|tipologia=cardinale
|carica=[[Santa Prisca (titolo cardinalizio)|Cardinale presbitero di Santa Prisca]]
|periodo = [[14 maggio]] [[1568
|precedente=[[Bernardo Salviati]]
|successivo=[[Stanislao Osio]]
|tipologia=cardinale
|carica=[[Sant'Anastasia (titolo cardinalizio)|Cardinale presbitero di Sant'Anastasia]]
|periodo = [[10 febbraio]] - [[9 giugno]] [[1570]]
|precedente=[[Philibert Babou de la Bourdaisière]]
|successivo=[[Stanislao Osio]]
|tipologia=incarico governativo
|carica=[[Camerlengo|Camerlengo del Collegio Cardinalizio]]
|periodo = [[10 febbraio]] [[1570
|precedente=[[Philibert Babou de la Bourdaisière]]
|successivo=[[Stanislao Osio]]
|tipologia=cardinale
|carica=[[San Pietro in Vincoli (titolo cardinalizio)|Cardinale presbitero di San Pietro in Vincoli]]
|periodo = [[9 giugno]] [[1570
|precedente=[[Giovanni Antonio Serbelloni]]
|successivo=[[Stanislao Osio]]
|tipologia=incarico governativo
|carica=[[Viceré di Napoli]]
|periodo = [[19 aprile]] [[1571]]
|precedente=[[Pedro Afan de Ribera]]
|successivo=[[Íñigo López de Hurtado de Mendoza]]
|tipologia=cardinale
|carica=[[Santa Maria in Trastevere (titolo cardinalizio)|Cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere]]
|periodo = [[9 luglio]] - [[3 ottobre]] [[1578]]
|precedente=[[Giovanni Antonio Serbelloni]]
|successivo=[[Stanisalo Osio]]
|tipologia=cardinale
|carica=[[Sede suburbicaria di Sabina-Poggio Mirteto|Cardinale vescovo di Sabina]]
|periodo = [[3 ottobre]] [[1578
|precedente=[[Giovanni Antonio Serbelloni]]
|successivo=[[Innico d'Avalos d'Aragona]], [[Ordine di Santiago|O.S.]]
|tipologia=episcopale
|carica=[[Arcidiocesi di Besançon|Arcivescovo metropolita di Besançon]]
|periodo = [[14 novembre]] [[1584
|precedente=[[Claude de la Baume]]
|successivo=[[Ferdinand de Rye]]
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