Successione apostolica
La successione apostolica è una dottrina teologica cristiana secondo la quale gli apostoli hanno trasmesso la loro autorità a dei successori, i vescovi, attraverso l'imposizione delle mani, costituendo quello che sarebbe divenuto l'ordine sacro. L'accettazione di questa dottrina è alla base della struttura episcopale delle maggiori chiese orientali e occidentali.
Attraverso l'imposizione delle mani e l'istituzione del sacramento dell'ordine, gli apostoli hanno trasmesso ai loro successori il depositum fidei. In certo qual modo la successione apostolica unisce i vescovi di ogni tempo e di ogni luogo con la primitiva comunità cristiana di Gerusalemme e con il suo fondatore, Gesù Cristo.
Nella teologia della chiesa cattolica e di quella ortodossa, la successione apostolica, vista come una specie di discendenza dei vescovi dagli apostoli attraverso la genealogia episcopale, spiega uno degli attributi della Chiesa cristiana, l'apostolicità, stabiliti al Concilio di Costantinopoli I (381) e proclamati nel simbolo niceno-costantinopolitano.
Secondo il catechismo della Chiesa cattolica, la chiesa è apostolica perché:
« | è fondata sugli Apostoli, e ciò in un triplice senso:
| |
(Catechismo della Chiesa cattolica, n. 857)
|
Nella teologia protestante invece, non esiste successione apostolica legata all'ordine sacro, per cui il concetto di apostolicità è conservato dai protestanti solo nel senso di un collegamento ideale con l'insegnamento degli apostoli.
Bibliografia | |
| |
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
|