Utente:Don Paolo Benvenuto/Mariano Arciero

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venerabile Mariano Arciero
Presbitero
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battezzato
Venerabile
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte anni
Nascita Contursi, SA
26 febbraio 1707
Morte Napoli
16 febbraio 1788
Sepoltura
Appartenenza
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Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale
Ordinazione presbiterale 22 dicembre 1731
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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Fine del
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Proclamazioni
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Il venerabile Mariano Arciero (Contursi, SA, 26 febbraio 1707; † Napoli, 16 febbraio 1788) è stato un presbitero italiano.

Biografia

Nacque da Mattia e Autilia Marmura, pii cristiani e modesti lavoratori dei campi.

A otto anni si fece notare per il suo intuito profondo, per l'indole candida e la devozione spiccata verso la Madonna, che chiamava "Mamma bella". A quell'età fu invitato a lasciare la custodia del gregge e la sua famiglia per andare a Napoli insieme al suo precettore Emmanuele Parisi, che fu la sua guida per gli studi, la formazione e tutta la giovinezza. Quando questi divenne sacerdote avviò al servizio ministeriale anche Mariano, il quale da subito dimostrò grande impegno nel cammino verso il sacerdozio. Il 22 dicembre 1731 fu ordinato sacerdote.

La sua profonda cultura teologica, la conoscenza della Sacra Scrittura e la preparazione umanistica[1] gli consentirono di imporsi all'attenzione di tutto il clero napoletano. Soprattutto era vivo il suo zelo sacerdotale nell'insegnamento del Catechismo e nella predicazione.

Quando Mons. Fortunato, primo canonico della Cattedrale di Napoli, fu nominato Vescovo di Cassano all’Jonio in Calabria volle con sé Don Mariano nella sua nuova diocesi. Qui vi restò per 20 anni e svolse il suo ministero sacerdotale, passando di paese in paese, quale autentico missionario e pellegrino evangelico; riportò disciplina e dignità nel Clero, costruì e ricostruì molte Chiese e in queste opere fu operaio con gli operai. Moltissimo tempo della sua giornata lo trascorreva per l’istruzione religiosa ai piccoli, agli adulti ai poveri: a questo compito dedicava fino a 6 ore al giorno. Scrisse, edita in 5 edizioni, la “Pratica della Dottrina Cristiana, in dodici istruzioni in dialoghi”, con un metodo molto efficace e pratico per l’acquisto della perfezione cristiana. Fu giustamente chiamato “Apostolo delle Calabrie”. Alla morte di mons. Fortunato, fece ritorno a Napoli. Passò per Contursi solo per riabbracciare la madre ma non vi rimase. Quasi guidato da un arcano e providenziale disegno ritornò al suo primo canpo di lavoro: riprese la predicazione e la Catechesi per diretto incarico dell’arcivescovo di Napoli il card. Sersale, che gli affidò pure la guida spirituale del Seminario e della Congregazione dell’Assunta: compito che svolse con la consapevolezza di formare, per il futuro, santi e apostolici sacerdoti. Ricercato consigliere e confessore del Clero napoletano e di eminenti personalità, ma soprattutto confessore del popolo e dei poveri; riprese le Missioni al popolo in tutto il Regno di Napoli. Apostolo dell’Eucarestia: rimaneva spessissimo in contemplazione estatica del Mistero Eucaristico; devotissimo e innamorato della Madonna. Le sofferenze furono il suo pane quotidiano che lo accompagnarono per oltre cinquant’anni: viveva di elemosina, che riceveva e distribuiva ad altri più bisognosi di lui, vestiva con dignitosa semplicità, mangiava pochissimo e dedicava al riposo pochissimo tempo. Morì, come aveva puntualmente predetto, il 16 febbraio 1788, alle ore 16,00 all’età di anni 81.

Culto

In quei medesimi istanti, la venerabile (oggi Santa) Maria Francesca delle cinque piaghe, disse “ho veduto l’anima di Don Mariano, che era trasportata in cielo, ed era coronata da due Angeli, che portavano due corone: e Gesù, e Maria Santissima, che lo benedissero”. I prodigi che già si erano manifestati durante la sua vita terrena, continuarono e si moltiplicarono dal giorno della sua santa morte. Il Papa Pio VIII con decreto del 24 aprile 1830 introduceva la Causa in fase apostolica e il Papa Pio IX il 14 agosto 1854 ne proclamava l’eroicità delle virtù e lo dichiarava Venerabile e diceva di lui “fedelissimo strumento di Dio per il bene della Chiesa”.

Il 15 ottobre 1950 le sue ossa da Napoli furono traslate nella nativa Contursi, con grande concorso di popolo e commozione generale: la sua gente riabbracciava il “Suo Santo” e da allora, con continuo e incessante pellegrinaggio, si dirige verso la Sua Tomba per pregarlo in attesa della sua Beatificazione, che tutti attendiamo e auspichiamo prestissimo. Così è stato in occasione del secondo centenario della morte di don Mariano Arciero nel 1988 e nel 2007 quando in un anno intero si è celebrato il terzo centenario della nascita del “santo” di Contursi, anche con la presenza del corpo del più illustre discepolo dell’Arciero: il Beato Vincenzo Romano.

In questo anno (2007) è stato nominato come Postulatore della Causa del Venerabile Arciero, il sacerdote diocesano Francesco Rivieccio, il quale si è subito attivato a far esaminare un presunto miracolo che era già arrivato a Roma nel 1954, nel Congresso ordinario della Congregazione delle Cause dei Santi del 22 febbraio 2008 è stato approvato la validità del Processo apostolico fatto presso la Curia Vescovile di Campagna; in data 10 novembre 2008 il postulatore ha preparato il Summarim ex Processu Apostolico e il 1 dicembre dello stesso anno, la fattispecie cronologica, il tutto ha avuto il revisa (n. 1763) il 23 giugno 2009, la congregazione ha chiesto il giudizio a due medici ex officio (Ramacciato Giovanni e Laghi Vittorio) i quali hanno dato giudizio inspiegabile della guarigione. In data 4 marzo 2010 si è riunita la Consulta Medica della Congregazione delle Cause dei Santi dando voto 7 su 7 dichiarando inspiegabile la guarigione della signorina Concettina Siani. In data 19 novembre 2010 si è riunito il Congresso speciale dei Consultori Teologi i quali hanno unanimemente espresso un giudizio affermativo (7 su 7), ravvisando nella guarigione in esame un miracolo operato da Dio per intercessione del Venerabile Mariano Arciero. Il 5 aprile 2011, si è riunita la Congregazione ordinaria dei cardinali e vescovi per lo studio del presunto miracolo, che hanno anche loro dato un giudizio affermativo (7 su 7), il 27 giugno 2011 il Santo Padre Benedetto XVI, ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto riguardante il miracolo attribuito all’intercessione del Venerabile, il Sommo Pontefice ha concesso che la Celebrazione del Rito di Beatificazione del Venerabile Servo di Dio Mariano Arciero, Sacerdote diocesano, abbia luogo a Contursi Terme SA, domenica 24 giugno 2012. Rappresentante del Santo Padre sarà S. E. il Card. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.

Note

  1. Era chiamato "la biblioteca di Dio".

Voci correlate