Festa di Sant'Antonio Abate (Novoli)

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Festa di Sant'Antonio Abate (Novoli)
Novoli FestaS.AntonioAbate 001.jpg
Accensione della Focara
Festa patronale
Festa locale
Commemorazione celebrata Sant'Antonio abate, patrono della città
Chiamata anche Focara di Novoli
Note
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Puglia
Provincia Lecce
Comune Novoli
Località
Luogo specifico vie del centro storico, piazza Tito Schipa, Chiesa Sant'Antonio Abate
Diocesi Lecce
Periodo Inverno
Data inizio 16 gennaio
Data fine 18 gennaio
Data mobile
Data d'istituzione XI secolo
Organizzata da Fondazione Focara di Novoli
Tradizioni religiose santa messa, benedizione degli animali
Tradizioni folcloristiche accensione del falò, spettacolo pirotecnico
Tradizioni culinarie
Informazioni Via Lecce, Novoli (LE)

tel. +39 0832 712695; mail: info@fondazionefocara.it

Collegamenti esterni
Sito web

La Festa di Sant'Antonio Abate si svolge, ogni anno, a Novoli (Lecce), dal 16 al 18 gennaio in onore del sant'Antonio abate, patrono della città, che ha il suo culmine nell'accensione della cosiddetta Focara, ossia un enorme falò di tralci di vite che può raggiungere i 25 metri di altezza, unica nel suo genere in Italia e forse una delle più grandi in Europa.

Storia

Le origini della festa risalgono intorno all'anno Mille, in epoca bizantina, quando nel Salento si diffuse il culto per i Santi orientali (come sant'Antonio abate, san Nicola, san Biagio, santo Stefano e sant'Andrea), che fu probabilmente importato dai monaci orientali in fuga dalla lotta iconoclastica. La diffusione dei culti orientali nel territorio novolese è testimoniata sia dalla presenza di edifici sacri dedicati a questi Santi, sia dall'esistenza nella Chiesa dell'Immacolata dell'affresco con la Madonna di Costantinopoli.

Nel 1640, si dà inizio all'edificazione della chiesa, dedicata a sant'Antonio abate nel luogo di una preesistente cappella; nel 1664 l'autorità civile ed il clero chiesero al vescovo Luigi Pappacoda (1639 - 1670) il riconoscimento del Santo come patrono della città, privilegio concesso dalla Sacra Congregazione dei Riti nel 1737.

L'origine della fòcara, che caratterizza la festa, è da far risalire al XV secolo, quando vi era una presenza veneziana a Novoli che esercitava il commercio sulla produzione locale di vino, olio e bambagia e gestiva un centro di allevamento equino.

Descrizione

Costruzione della Fòcara

La Festa di Sant'Antonio Abate si articola in tempi e modalità distinti, scanditi dalla tradizione:

Preparativi

I preparativi per la festa cominciano molto tempo prima della data canonica, poiché l'organizzazione della stessa, a cura di un comitato cittadino, è diventata sempre più complessa, offrendo numerosi motivi di attrazione non solo per i pellegrini e i devoti del Santo, ma anche per turisti, curiosi, appassionati di folklore. Gli elementi salienti della tradizione novolese sono stati oggetto di attenzione critica e mediatica, già a partire dagli anni Settanta, divenendo oggetto di studio sia per l'Istituto Luce, sia per il National Geographic che ne hanno fatto dei documentari.

Il momento di maggior coinvolgimento della comunità rimane l'erezione del monumentale falò (la fòcara) di tralci di vite, a cui verrà dato fuoco la sera della vigilia della festa. Bisogna aspettare la potatura delle vigne per recuperare il materiale necessario alla costruzione della fòcara; le fascine, legate nei campi, vengono trasportate nella grande piazza alla periferia di Novoli, dove saranno sapientemente accatastate una per una fino a costituire una pira di circa 20 metri di diametro per circa 25 m. di altezza: l'operazione dura oltre un mese e coinvolge alcune decine di operatori volontari; la forma è una elaborazione del pignone conico in cui sulle aie venivano affastellati i mannelli di grano e varia negli anni: una sorta di torta a più strati concentrici, un cono con un oblò in alto, si può realizzare una galleria alla base; sono necessarie lunghe scale e catene di uomini su di esse per trasferire le fascine in alto, ed è indispensabile che la struttura cresca in modo simmetrico, perché deve resistere al proprio peso e alle intemperie ed essere prova della competenza dei costruttori e del lavoro ben fatto.

Vigilia

Accensione della Fòcara

Il 16 gennaio, giorno della vigilia, si svolgono:

  • ore 10.00: benedizione della Fòcara, in onore di sant'Antonio abate, in piazza Tito Schipa, da parte dal parroco, alla presenza di tutta la comunità novolese.
  • ore 15.00: rito della benedizione degli animali.
  • ore 15.30: solenne processione con la Statua di sant'Antonio abate per le vie del centro storico.
  • ore 20.00: accensione della fòcara con uno splendido spettacolo di fuochi d'artificio, provocato da numerose batterie pirotecniche che si arrampicano lungo i crinali del falò fino in cima, con effetti molto suggestivi. La fòcara arde come un enorme cero fino a consumarsi, per tutta la notte e il giorno dopo.

Giorno del patrono

Il giorno della festa di sant'Antonio abate (17 gennaio), alle ore 10.30 viene celebrata la Messa solenne nella Chiesa Sant'Antonio Abate.

Giornata del ringraziamento

Statua di sant'Antonio abate con la fòcara sullo sfondo

Il 18 gennaio:

  • mattino: è consuetudine in questo giorno per i novolesi raccogliere i tizzoni o le ceneri della focara per spargerle nei campi.
  • pomeriggio: solenne celebrazione Eucaristica di ringraziamento al Santo patrono nella Chiesa Sant'Antonio Abate.

Riconoscimenti

La Commissione Europea ha premiato nel 2008 questa manifestazione con il riconoscimento di Destinazioni Europee d'Eccellenza per la cultura immateriale (EDEN 2008).

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European Destinations of Excellence 2008

Inoltre, la Festa fa parte della Rete Italiana della Cultura Popolare.

Voci correlate
Collegamenti esterni