Breviario di Alarico II
La Lex Romana Visigothorum (o Wisigothorum), detta anche Breviarium alaricianum, è una raccolta di leggi scritte composta dai Visigoti durante il loro dominio nella Gallia meridionale, con capitale Tolosa.
La raccolta fu voluta da Alarico II nel 506 ed affiancò il primissimo Codex euricianus (470 circa) di re Eurico, destinato, almeno secondo la tradizione storiografica, alla popolazione visigota.
Si trattò di un compendio tra il diritto romano teodosiano per la popolazione latina assoggettata ai Visigoti, con un'antologia di fonti normative romane vigenti, raccolte nel testo originale e non in compendi parafrasati, come spesso avveniva nelle volgarizzazioni.
Struttura
Il Breviario fu suddiviso in due sezioni:
- Leges, contenente 1/8 del codice Teodosiano, alcuni editti dello stesso Teodosio II, vari editti di Valentiniano III;
- Iura, contenente un'ampia scelta delle Pauli sententiae, del Liber Gai, dei codici Gregoriano ed Hermogeniano (in particolare questi ultimi, che nel codice Teodosiano erano stati considerati leges, furono qui inseriti tra gli Iura in virtù della loro natura personale).
Critica storica
La tradizione vuole che la raccolta sia stata fatta redigere dal Re ariano al fine di ingraziarsi i vescovi e la popolazione cattolica, desiderosi di una semplificazione dell'ordinamento.
La Lex Romana Visigothorum si affiancò ad un altro complesso normativo già esistente, la Lex Visigothorum, probabilmente emanata vari anni addietro da Re Eurico; ma oggi si contesta oggi che Eurico non abbia emanato leggi, ma si sia limitato a raccoglierle in un unico complesso normativo. Questo farebbe di Alarico II l'autore di un immenso monumento legislativo, di importanza plurisecolare.
Si è a lungo creduto che la Lex Romana Wisigothorum fosse stata emanata in virtù del principio di personalità del diritto, e che fosse quindi rivolta ai romani residenti nel regno, mentre la Lex Wisigothorum fosse rivolta soltanto ai Goti.
In realtà, le due leges stavano in un rapporto di genus et species]]: il popolo visigoto, da sempre più interessato alla guerra che alla civiltà, aveva forti difficoltà ad utilizzare la Lex Romana Wisigothorum. Ne utilizzò perciò la sua specificazione, la Lex Wisigothorum, sommariamente uguale nel contenuto e diversa invece per forma e complessità.
È infatti probabile che i visigoti facessero uso della Lex Romana Wisigothorum per risolvere situazioni complesse, e usassero invece la Lex Wisigothorum per situazioni semplici, o anche che la Lex Visigothorum fosse rivolta ai Visigoti e di riflesso ai Romani mentre viceversa la Lex Romana Visigothorum riguardasse i Romani e di riflesso i Visigoti.
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