Arcidiocesi di Tolosa

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Arcidiocesi di Tolosa
Archidioecesis Tolosana (-Convenarum-Rivensis)
Chiesa latina
arcivescovo metropolita Guy André Marie de Kérimel
Sede Tolosa
Regione ecclesiastica Midi
Haute-Garonne-Position.png
Mappa della diocesi
Regione ecclesiastica
Regione ecclesiastica della diocesi
Nazione bandiera Francia
diocesi suffraganee
Albi, Auch, Cahors, Montauban, Pamiers, Rodez, Tarbes e Lourdes
Ausiliari Jean-Pierre Batut
Parrocchie 602
Sacerdoti 227 di cui 141 secolari e 86 regolari
3.708 battezzati per sacerdote
164 religiosi 269 religiose 38 diaconi
1.390.000 abitanti in 6.367 km²
841.870 battezzati (60,6% del totale)
Eretta III secolo
Rito romano
Indirizzo
B.P. 7208, 24-26 rue Perchepinte, 31073 Toulouse CEDEX 7, France
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Dati online 2020 ( ch)
Collegamenti interni
Chiesa cattolica in Francia
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica
Interno dell'ex cattedrale di Nostra Signora a Saint-Bertrand-de-Comminges
L'ex cattedrale della Natività della Vergine a Rieux-Volvestre

L ' arcidiocesi di Tolosa (in latino: Archidioecesis Tolosana (-Convenarum-Rivensis)) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica appartenente alla regione ecclesiastica Midi. Nel 2010 contava 763.000 battezzati su 1.200.000 abitanti. È attualmente retta dall'arcivescovo Guy André Marie de Kérimel.

Territorio

L'arcidiocesi comprende il dipartimento francese dell'Alta Garonna.

Sede arcivescovile è la città di Tolosa, dove si trova la cattedrale di santo Stefano. Nella diocesi sorgono due chiese ex cattedrali: la chiesa di Nostra Signora a Saint-Bertrand-de-Comminges e la chiesa della Natività della Vergine a Rieux-Volvestre.

Storia

La diocesi di Tolosa fu eretta verso la metà del III secolo ad opera di san Saturnino, che evangelizzò la regione. Originariamente era suffraganea dell'arcidiocesi di Narbona (oggi diocesi di Carcassonne e Narbona).

Fra l'XI e il XIII secolo nella diocesi era diffuso il catarismo.

Il 23 luglio 1295 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Pamiers.

Agli inizi del XIV secolo Pierre de La Chapelle-Taillefert fu il primo vescovo ad essere creato cardinale; nei secoli seguenti Tolosa sarà spesso sede cardinalizia.

L'11 luglio 1317 la sede di Tolosa fu elevata al rango di arcidiocesi metropolitana con la bolla Salvator noster di papa Giovanni XXII e contestualmente cedette altre porzioni di territorio a vantaggio dell'erezione di quattro diocesi: Montauban, Saint-Papoul, Lombez e Rieux (oggi tutte soppresse ad eccezione di Montauban). Il 26 settembre dello stesso anno cedette altre porzioni di territorio a vantaggio dell'erezione delle diocesi di Lavaur e Mirepoix.[1]

Il protestantesimo apparve a Tolosa nel 1532, veicolato da studenti stranieri. Nel 1550 il cardinal Coligny, arcivescovo della città, si dimise per abbracciare la Riforma, quattordici anni dopo si sposò. Frattanto nel 1563 i cattolici si erano riuniti in una lega per difendere le prerogative del cattolicesimo, ottenendo il dominio della città dal 1586 al 1595. Enrico IV sarà riconosciuto soltanto nel 1596.

In seguito al Concordato l'arcidiocesi di Tolosa il 29 novembre 1801 modificò i suoi confini per adattarsi ai dipartimenti dell'Alta Garonna e dell'Ariège, includendo quindi il territorio delle diocesi di Couserans, di Pamiers e di Rieux, nonché parte del territorio delle diocesi di Comminges, di Lectoure, di Lombez, di Mirepoix, di Montauban e di Saint-Papoul.

Furono soppresse tutte le diocesi menzionate, ma una diocesi fu ristabilita il 6 ottobre 1822, ricavandone il territorio dall'arcidiocesi di Tolosa: si tratta della diocesi di Pamiers. Gli arcivescovi di Tolosa ebbero in quella data il privilegio di aggiungere al proprio titolo quello degli arcivescovi di Narbona.

Il 19 gennaio 1935 furono riconosciuti agli arcivescovi di Tolosa anche i titoli delle diocesi di Comminges e di Rieux, sedi soppresse che ricadevano nel territorio arcivescovile.

Il 14 giugno 2006 il titolo di Narbona è stato trasferito ai vescovi di Carcassonne, nel cui territorio sorge l'antica sede metropolitana.

Cronotassi dei vescovi

Statistiche

Note
  1. Cfr. Louis Caillet, La papauté d'Avignon et l'Eglise de France, 1975, p. 112.
Fonti