Cattedrale della Santissima Trinità e dei santi Stanislao e Ladislao (Vilnius)

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Cattedrale della Santissima Trinità e dei santi Stanislao e Ladislao
Vilnius cathedral.jpg
Cattedrale della Santissima Trinità e dei santi Stanislao e Ladislao
Stato bandiera Lituania
Comune Vilnius
Diocesi Vilnius
Religione Cattolica
Oggetto tipo Chiesa
Oggetto qualificazione Cattedrale
Dedicazione Trinità
San Stanislao e San Ladislao
Stile architettonico Neoclassico
Inizio della costruzione 1779
Completamento 1783
Data di consacrazione 1783
Coordinate geografiche
54°41′09″N 25°17′16″E / 54.685833, 25.287778 bandiera Lituania

La Cattedrale della Santissima Trinità e dei santi Stanislao e Ladislao di Vilnius (in lituano Vilniaus Šv. Stanislovo ir Šv. Vladislovo arkikatedra bazilika) è la la chiesa episcopale, dove ha sede la cattedra dell'arcivescovo di Vilnius in Lituania.

Storia

Il re lituano Mindaugas fece costruire la prima chiesa nel 1251 dopo la sua conversione al cattolicesimo. Alcuni resti di questa chiesa primitiva sono venuti alla luce durante di XX secolo. Dopo la morte nel 1263 di questo re la chiesa divenne luogo di culti pagani. Nel 1387 anno in cui la Lituania fu ufficialmente convertita al cristianesimo, una seconda cattedrale di stile gotico fu eretta sulle rovine della precedente, questo nuovo edificio bruciò nel 1419. Re Vytautas il Grande ne fece costruire una più grande con tre navate e quattro torri sui lati, in vista del suo incoronamento. Nel 1522 subì importanti rinnovamenti e un campanile sul tetto di una torre di difesa. Nel 1529 Sigismond August venne incoronato gran duca della Lituania nella cattedrale. Dopo l'incendio del 1610 fu di nuovo ricostruita con due torri in facciata.

Altare nella cappella di San Casimiro

Tra il 1623 e il 1636 su iniziativa di Sigismondo III di Svezia l'architetto di corte Constantino Tencalla costruì la cappella di San Casimiro in stile barocco. L'edificio subì nuovi danni durante la guerra del 1655. La cappella fu restaurata nel 1692 e decorata da affreschi di Michelangelo Palloni venne posto un nuovo altare in stucco di Pietro Perti. Nel 1769 una delle torri costruita nel 1666 crollò distruggendo parte della volta.

Il vescovo di Vilnius Monsignor Ignacy Jakub Massalski ne decise la ricostruzione su progetto dell'architetto Laurynas Gucevičius, fu innalzata tra il 1779 ed il 1783 in seguito alla distruzione dell'antica cattedrale, semicrollata nel 1769. Essa può essere annoverata come un monumento precoce del primo Neoclassicismo.

Descrizione

Esterno

Preceduta da un portico esastilo coronato da un frontone, la facciata è impreziosita da tre sculture di Tommaso Righi; San Casimiro sul lato sud San Stanislao sul lato nord e Sant'Elena con la Croce in mano al centro. Le sculture furono tolte dalla facciata nel 1950 e ricollocate nel 1997 Lungo le due fiancate laterali si aprono due portici dorici. Di fianco alla facciata vi è l'alto campanile a pianta rettangolare, sormontato da una guglia con croce dorata.

Interno

L'interno, semplice e austero, è a tre navate coperte da volta a crociera. Sui pilastri, si trovano dei quadri ottocenteschi raffiguranti dei Santi. La chiesa è conclusa da un'abside rettangolare si conclude in un'abside rettangolare che non è altro che l'ultima campata della navata centrale.

Addossato alla parete fondale c'è il neoclassico altare maggiore sorretto da quattro colonne in porfido verde. Sopra di esso c'è un grande finestrone di derivazione termale.

Annessa alla chiesa è la cappella di San Casimiro, di gusto barocco. La parte più importante di essa è l'altare, ove si trovano un altorilievo raffigurante la Gloria della Vergine ed un'antica immagine bizantina di San Casimiro. La cappella, eretta da Matteo Castelli, ornata da statue di santi poste all'interno di alcune nicchie lungo le pareti, è coperta da una cupola con lanterna.

Voci correlate
Collegamenti esterni