Chiesa Cattolica nella Penisola Arabica
La Chiesa cattolica nella Penisola Arabica (comprendente Arabia Saudita, Yemen, Oman, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Kuwait, Bahrein) si trova in una situazione che va dalla piena libertà religiosa in alcuni paesi alla più completa intransigenza in altri.
Atteggiamenti diversi verso il cristianesimo
Nella Penisola Arabica vivono circa 60 milioni di persone. I differenti regimi politici assumono un atteggiamento diverso nei confronti dei cristiani:
- alcuni paesi rispettano la libertà religiosa: Qatar, Abu Dhabi, Dubai; il Qatar ha permesso la costruzione di una grande chiesa che può contenere 5.000 fedeli;
- altri, come l'Arabia Saudita, mantengono un'intransigenza religiosa totale: non è rispettato neppure il diritto a riunirsi in preghiera.
I lavoratori stranieri
Una situazione comune è la presenza di un gran numero di lavoratori stranieri cristiani, spesso privati dei loro diritti sociali e religiosi. Alcune stime parlano nella sola Arabia Saudita di circa 8 milioni di immigrati dall'Estremo Oriente, moltissimi di essi cristiani.
L'Islam militante approfitta delle necessità economiche dei lavoratori per convertirli all'Islam. Con la promessa di lusinghieri compensi materiali, un certo numero di essi in effetti si converte ogni anno.
Presenza cattolica
La cura pastorale dei cattolici di questa regione è affidata al Vicariato apostolico di Arabia, retto da un cappuccino svizzero, mons. Paul Hinder.
Sulla base di dati forniti dalle ambasciate straniere operanti in questi Paesi si stima la presenza in questi paesi:
- in Arabia Saudita ci sarebbero 1,4 milioni di filippini, per oltre due terzi cattolici;
- negli Emirati Arabi Uniti gli immigrati cristiani sarebbero 1,5 milioni, di cui 580.000 cattolici;
- in Oman si contano 120.000 cattolici;
- in Bahrein 65.000 cattolici;
- in Qatar 110.000 cattolici.
Presenza cristiana
Le percentuali dei vari gruppi cristiani sul totale della popolazione sono:
- Cattolici 1.83%
- Non affiliati 0.80%
- Protestanti 0.67%
- Ortodossi 0.55%
- Indipendenti 0.54%
- Marginali 0.14%
- Anglicani 0.01%
Praticamente tutti i cristiani sono stranieri[1].
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