Chiesa di San Francesco (Quito)

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Chiesa di San Francesco
Sanfranciscoquito.jpg
Stato Ecuador
Regione Pichincha
Comune Quito
Diocesi Arcidiocesi di Quito
Religione Cattolica
Oggetto tipo Chiesa
Dedicazione San Francesco d'Assisi
Sigla Ordine qualificante O.F.M.
Sigla Ordine reggente O.F.M.
Architetti Jodoco Ricke
Pedro Gosseal
Jeorge de la Cruz
Antonio Rodríguez
Stile architettonico Barocco, Mudéjar
Inizio della costruzione 1550
Completamento 1680
Data di consacrazione 1605
Coordinate geografiche
0°13′14″S 78°30′55″W / -0.22051, -78.51517 bandiera Ecuador

La Chiesa di San Francesco (in spagnolo: Iglesia de San Francisco) con l'attiguo convento è un complesso monumentale che sorge nel centro storico di Quito. Per la sua imponenza è conosciuto come l'"Escorial de los Andes". Il complesso di San Francesco di Quito è un gioiello dell'architettura coloniale in America latina per l'armonia raggiunta nella mescolanza di stili diversi.

Costruzione

La costruzione della Chiesa e del convento iniziò intorno al 1550, circa sedici anni dopo che gli spagnoli fondarono la città di Quito, e fu completata intorno al 1680 anche se l'edificio fu ufficialmente inaugurato già nel 1605.

I francescani fiamminghi Jodoco Rique (Joost de Rycke van Marselaer) e Pedro Gocial (Gosseal) che erano giunti a Quito nel 1535, un anno dopo la fondazione della città, riuscirono ad acquisire un terreno sul lato ovest della piazza principale.

È verosimile che il progetto originario del complesso sia stato disegnato in Spagna su indicazioni dettate dagli stessi Ricke e Gosseal. Si può anche supporre che gli architetti che guidarono la costruzione venissero anche loro dalla Spagna anche se l'opera è rimasta attribuita sostanzialmente al Ricke e a Gosseal.

Per il complesso di San Francesco lavorò comunque senz'altro anche un altro francescano, Antonio Rodríguez, nativo di Quito e attivo come architetto a metà del XVII secolo. A lui si deve anche un'altra importante opera dell'architettura coloniale a Quito: la Chiesa di Santa Chiara.

Nell'archivio del convento è conservata anche una memoria del 1632 nella quale si parla di un certo Jeorge de la Cruz e di suo figlio Francisco, i quali per aver lavorato alla costruzione della Chiesa soprattutto della Cappella maggiore e del coro ricevettero in possesso alcuni appezzamenti di terreno non avendo il convento soldi con i quali poterli retribuire.

Il complesso di San Francesco a Quito si estende per circa tre ettari e mezzo e comprende oltre la Chiesa di San Francesco anche la Cappella cosiddetta di Cantuña, quella di San Buena Ventura e quella di Villacís, sei chiostri grandi e altri più piccoli.

Stile architettonico

I progetti originari della Chiesa subirono diverse modifiche nel corso dei circa 150 anni durante i quali fu attivo il cantiere. Le modifiche furono dovute sia ai recuperi in conseguenza di terremoti sia per la naturale evoluzione della cultura e dei gusti artistici.

La facciata della Chiesa presenta gusti rinascimentali e, per la prima volta nell'America del sud, elementi manieristi, diventando per questo motivo un punto di riferimento per questo stile in tutto il territorio coloniale.

La gravità rinascimentale e manierista della facciata contrasta con la decorazione interna della chiesa che mescola mudéjar e barocco e che usa abbondantemente la foglia d'oro.

Nelle tre navate della chiesa sono presenti cassettonati in stile mudéjar, altari riccamente decorati e colonne di stili diversi. Le decorazioni moresche del coro, originali della fine del XVI secolo, sono state completamente conservate fino ad oggi. Il cassettonato della navata centrale, invece, è del 1770, costruito in sostituzione di uno crollato durante un terremoto.

Accanto alla chiesa c'è il convento nel quale emerge per bellezza il chiostro con due ordini di gallerie.

Principali opere d'arte

Tra le opere d'arte del complesso di San Francesco particolare importanza riveste l'altare maggiore, in stile barocco e con foglia d'oro, nel contesto del quale sono collocate le due sculture della Virgen de Quito di Bernardo de Legarda (XVIII secolo) e del Jesus del Gran Poder, attribuita ad un certo Padre Carlos che sembra aver operato in Quito tra il 1620 e il 1660. Le due sculture sono rappresentative della cosiddetta "Scuola d'arte quiteña".

Museo

All'interno del convento di San Francesco a Quito è allestito in sei sale il "Museo Fray Pedro Gocial", che espone la collezione di importante di beni culturali di tutta l'America latina raccogliendo pitture e sculture che vanno dal XVI secolo all'XVIII.

Galleria

Bibliografia
  • José Gabriel Navarro, Contribuciones a la Historia del Arte en el Ecuador, I, Quito 1925
  • Agustín Moreno, Los franciscanos en el Ecuador. Fray Jodoco Rique y la evangelización de Quito, I, in Historia de la Iglesia Católica en el Ecuador, Quito 2001, 162-217
  • Jorge Salvador Lara, El barocco quiteño y las Órdenes Religiosas, in Historia de la Iglesia Catolica en el Ecuador, III, Quito 2001, 1318-1331
Voci correlate
Collegamenti esterni