Commissione Presbiterale Italiana
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Segui @CathopediaLa Commissione Presbiterale Italiana (CPI) è un organismo ecclesiale costituito dalla Conferenza Episcopale Italiana. Esso esprime a livello nazionale la comunione e la collaborazione dei presbiteri con l'episcopato italiano e con la sua azione pastorale.
Funzioni
La Commissione Presbiterale Italiana collabora con la Conferenza Episcopale Italiana:
- nella ricerca, nella individuazione e nell'approfondimento di problemi pastorali di carattere nazionale e, in particolare, di quelli relativi al clero;
- nello studio, nella formulazione, nella proposta e nella eventuale attuazione di iniziative e servizi riguardanti le Chiese che sono in Italia.
Gli argomenti da sottoporre allo studio della Commissione possono essere indicati:
- dalla Presidenza e dalla Segreteria generale della CEI;
- dal Consiglio direttivo della Commissione stessa;
- da almeno un terzo dei suoi membri.
La Commissione accoglie rilievi, suggerimenti e proposte da parte delle Commissioni presbiterali regionali (CPR) e, a sua volta, offre ad esse contributi di riflessione e indicazioni di proposte operative.
Composizione
La Commissione presbiterale italiana è costituita da:
- tre presbiteri per ciascuna regione ecclesiastica d'Italia, eletti dalla Commissione Presbiterale Regionale;
- sette presbiteri membri di istituti di vita consacrata, nominati dalla Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori (CISM), con attenzione anche alla presenza di membri di istituti missionari;
- durante munere, dai rappresentanti del clero italiano nel consiglio di amministrazione dell'Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero (ICSC);
- durante munere, dal delegato della Commissione Presbiterale Italiana presso il Consiglio delle Commissioni Presbiterali d'Europa (CCPE)[1].
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Voci correlate | |