Contenitore di pellegrinaggio

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
100%Decrease text sizeStandard text sizeIncrease text size
Share/Save/Bookmark
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Ambito pugliese, Bottiglia di pellegrinaggio della manna di san Nicola di Bari (XIX secolo), vetro dipinto ad olio; Bari, Museo Nicolaiano

Il contenitore di pellegrinaggio è un recipiente spesso con iscrizioni e iconografie religiose, utilizzato per contenere l'acqua di una sorgente miracolosa, la terra di un luogo santo, un frammento proveniente da un luogo di pellegrinaggio o qualsiasi altro liquido o materiale che sia stato in contatto con le spoglie di un santo, che viene conservato per devozione privata.

Il contenitore di pellegrinaggio viene anche detto con termine improprio, ma in ogni caso non preferibile al precedente, "recipiente di pellegrinaggio".

Storia

L'antica devozione di conservare alcune gocce dei balsami, con cui venivano onorati i corpi dei martiri, entro ampolline, da portare indosso come protezione, trae origine dalla consuetudine cristiana di profumare i defunti.

Le fonti antiche documentano come i cristiani, durante i pellegrinaggi, avevano l'abitudine di raccogliere come ricordo dei martiri o dei santi:

  • la cera che bruciava nelle lampade poste sulle loro tombe;
  • la terra intorno ai loro sepolcri;
  • l'acqua dei ruscelli dove si sarebbero dissetati;
  • la limatura della catene che avrebbero portato;
  • l'olio che ardeva davanti alla loro tomba o che trasudava dal sepolcro ed al quale veniva attribuito potere taumaturgico.

Questi contenitori di pellegrinaggio, che rientrano nei cosiddetti reliquiari impropri, dal primitivo culto dei martiri sono perdurati dal Medioevo fino ai giorni nostri, come documentano le numerose bottiglie della manna di san Nicola di Bari, trasudata dalla tomba del santo nella basilica omonima, e i numerosi recipienti per liquidi, ritenuti miracolosi, tuttora in vendita presso santuari e luoghi di culto.

Ambito egiziano, Ampolla di pellegrinaggio con Santa Tecla fra i leoni (VI secolo), terracotta; Parigi, Museo del Louvre

Descrizione

I contenitori di pellegrinaggio possono essere privi di decorazioni oppure con raffigurazioni relative alla vita o ai miracoli del santo cui si riferiscono. Essi si distinguono in base alle dimensioni ed alla forma in due tipologie:

  • Ampolla di pellegrinaggio è un recipiente schiacciato utilizzato per contenere liquidi miracolosi o terra di luoghi santi o altri elementi venuti a contatto con un corpo santo. È spesso decorata con immagini, simboli o iscrizioni religiose. Può presentare passanti anulari ai lati dell'imboccatura per essere appesa al collo.[1]
  • Bottiglia di pellegrinaggio è un recipiente, a base circolare o poligonale, per contenere liquidi miracolosi o terra di luoghi santi o altri elementi venuti a contatto con un corpo santo. È spesso decorata con immagini, iscrizioni e simboli religiosi. Tipologia particolare di questo è:[2]
    • Fiala di pellegrinaggio, ossia una bottiglia di pellegrinaggio in vetro, di piccole dimensioni, la cui forma è caratterizzata dal collo lungo e dal corpo globulare, con fondo arrotondato, piatto o incavato.[3]

Esemplari significativi

Fra gli esempi di maggior rilievo storico-artistico si ricorda:

Note
Bibliografia
  • Sandra Vasco Rocca, Gli oggetti devozionali, in Suppellettile ecclesiastica. 1, Editore Centro Di, Firenze 1988, p. 386 - 387 ISBN 9788703816412
Voci correlate
Collegamenti esterni