Sede titolare di Vita

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Sede titolare di Vita
Sede vescovile titolare
Dioecesis Vitensis
Chiesa latina
Vescovo titolare: Roberto Rosmaninho Mariz
Istituita: 1933
Stato bandiera Tunisia
Località: Vita
Diocesi soppressa di Vita
Eretta: ?
Soppressa: ?
Collegamenti esterni
Dati online (gc ch)
Collegamenti interni
Tutte le sedi titolari

La sede titolare di Vita (latino: Dioecesis Vitensis) è una diocesi soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia

Vita, forse identificabile con le rovine di Beni-Derraj nell'odierna Tunisia, è un'antica sede episcopale della provincia romana di Bizacena.

Sono due i vescovi conosciuti di questa diocesi africana. Il primo è Pampiniano[1].

Data la rarità del nome è probabile che sia da identificare con il vescovo omonimo, menzionato senza indicazione della sede di appartenenza tra i partecipanti al concilio di Bizacena (418).[2]

Il secondo vescovo è Vittore, il quale era convocato all'ariano Concilio di Cartagine (484) convocato da Unnerico, re dei Vandali. In questa lista, il nome è accompagnato dall'espressione non occurrit, per indicare che non si presentò alla riunione. Vittore potrebbe essere identificato, assieme ad altri due,[3] con il prelato, primate di Bizacena, che subì l'esilio nel 502 per aver consacrato alcuni vescovi, tra cui Fulgenzio di Ruspe, contro il divieto imposto dal re Trasamondo.[4] La tradizione ha identificato Vittore, vescovo di Vita, con Vittore di Vita, scrittore ecclesiastico, autore della Historia persecutionis Africanae prouinciae; studi recenti hanno messo in dubbio questa identificazione.[5]

Dal 1933 Vita è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica.

Cronotassi

Vescovi

Vescovi titolari

Note
  1. Martirologio Romano, festa 28 novembre: In Africa settentrionale nell'odierno territorio libico e tunisino, commemorazione dei santi martiri Papiniano di Vita e Mansueto di Urusi, vescovi, che, durante la persecuzione vandalica, portarono a compimento il loro glorioso combattimento bruciati in tutto il corpo con lamine di ferro incandescenti per aver difeso la fede cattolica contro il re ariano Genserico.
  2. Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 814, Panpinianus.
  3. Gli altri due vescovi di nome Vittore sono i vescovi di Nara e di Gaguari.
  4. Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 1181, Victor 85.
  5. Christian Courtois, Victor de Vita et son œuvre, étude critique, Alger, 1954, pp. 7-9. Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, pp. 1175-1176, Victor 64.
Bibliografia
Collegamenti esterni

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