Eremiti Camaldolesi di Monte Corona

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Eremiti Camaldolesi di Monte Corona
in latino Congregatio Eremitarum Camaldulensium Montis Coronae
Emblema-camaldulense.jpg
Stemma camaldolese
Istituto di vita consacrata
Ordine monastico maschile di diritto pontificio
Altri nomi
Coronesi
Fondatore Beato Paolo Giustiniani
Data fondazione 1520
sigla E.C.M.C.
Regola Regola del Beato Rodolfo di Camaldoli (1080)
Approvato da Clemente VII
Data di approvazione 1524
Motto 'Ego vobis, vos mihi.'
Abito tunica, cappuccio e scapolare bianchi.
Scopo vita contemplativa
Santo patrono San Benedetto da Norcia
e San Romualdo
Collegamenti esterni

Scheda su gcatholic.com
Scheda su catholic-hierarchy.org
Eremo di Montecucco (Pascelupo, PG)

Gli Eremiti Camaldolesi di Monte Corona (in latino Congregatio Eremitarum Camaldulensium Montis Coronae) sono un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i monaci di quest'ordine, detti Coronesi, pospongono al loro nome la sigla E.C.M.C.[1]

Cenni storici

L'istituto nacque all'interno della congregazione camaldolese dell'ordine benedettino: nel 1520 il beato Paolo Giustiniani, monaco camaldolese, desiderando condurre una vita più solitaria e più austera, si ritirò nell'eremo di Monte Corona (presso Perugia); papa Leone X concesse a Giustiniani di fondare altri eremi e nel 1524 papa Clemente VII riconobbe formalmente la compagnia degli eremiti di San Romualdo, resa pienamente autonoma dalla congregazione camaldolese il 7 maggio 1529.[2]

Attualmente l'eremo di Monte Corona, ovvero il monastero dell'Assunta Incoronata, ospita una cumunità della Famiglia monastica di Betlemme, dell'Assunzione della Vergine Maria e di San Bruno.[3]

Attività e diffusione

Gli eremiti coronesi si dedicano alla preghiera contemplativa.[1]

Sono presenti in Italia (nell' Eremo della Santissima Annunziata di Monte Rua, nel Sacro Eremo Tuscolano, nell'Eremo di San Girolamo a Pascelupo): il moderatore supremo, che porta il titolo di "Padre maggiore", risiede presso il Sacro Eremo Tuscolano, presso Frascati.[1]

Al 31 dicembre 2008 l'istituto contava 55 religiosi (27 dei quali sacerdoti) in 8 case.[1]

Note
  1. 1,0 1,1 1,2 1,3 Ann. Pont. 2010, p. 1429.
  2. DIP, vol. III (1976), coll. 1190-1192, voce a cura di G. Caccianari e W. Leipold.
  3. Ann. Pont. 2010, p. 1703.
Bibliografia
  • Annuario Pontificio per l'anno 2010, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010 ISBN 9788820983559.
  • Guerrino Pelliccia, Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.
  • Giovanni Ponti, Il Ventoso. L'eremo dei monaci Camaldolesi Coronesi in Arola di Vico Equense, Edizione anastatica, 2007. ISBN 978-88-8090-259-1.
Voci correlate
Collegamenti esterni