Fondatore

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
100%Decrease text sizeStandard text sizeIncrease text size
Share/Save/Bookmark
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Fondatore è chiamato, nell'ambito del Cristianesimo, colui che inizia o ispira o organizza un nuovo istituto religioso.

Caratteristica del fondatore è l'ispirazione nuova che gli consente di raccogliere attorno a sé altri membri e creare una famiglia religiosa con un proprio codice di vita. Non sempre il fondatore reca un'idea originale.

Spesso sono fatti contingenti, fenomeni esterni o bisogni dei tempi a sollecitare il fondatore nella sua impresa.

Varietà e tipologie

Inizialmente il fondatore non ha chiara percezione dell'istituzione cui darà vita.

Nella storia del cattolicesimo è accaduto spesso che solo dopo una lunga e sofferta esperienza si sia riusciti a porre le basi programmatiche per una nuova congregazione religiosa, ma è anche accaduto che l'idea del fondatore abbia preso consistenza dopo la sua scomparsa. Non mancarono figure di fondatori abbastanza comuni, le cui fondazioni risposero a ristretti bisogni locali.

Soprattutto in epoca più recente i fondatori di varie congregazioni autoctone in Asia e in Africa sono gli stessi Vescovi del luogo che, con le loro istituzioni, vogliono rispondere alle esigenze del territorio. C'è poi il caso di fondatori che si limitano a ricalcare modelli di istituti già esistenti, così che risulta difficile indicare un vero e proprio iniziatore. Non mancarono neppure fondatori che hanno lasciato il loro istituto o sono stati da esso allontanati. Alcuni di loro sono stati elevati agli onori degli altari e sono di volta in volta santi, beati o venerabili.

Carismi

Ai fondatori si riconosce in genere una specifica spiritualità, da collegarsi non solo alla loro opera innovatrice, ma anche ai mezzi da loro adoperati, alla loro indole personale e all'epoca in cui essi sono vissuti ed hanno operato.

Il Concilio Vaticano II, riprendendo un canone del codice di diritto canonico, parla di carisma del fondatore, intendendo con esso il suo modo particolare di assimilare la dottrina e l'esempio di Cristo e di vivere la santità della Chiesa: i membri dell'istituto da lui fondato sono tenuti a crescere e a svilupparsi conformemente al suo spirito e secondo le sane tradizioni[1]; anche attraverso lo scorrere del tempo e nelle mutate condizioni storico-sociali viene sempre richiesta la fedeltà ai principi, all'orientamento apostolico-religioso e alla visione evangelica del fondatore.

L'imitazione del fondatore non deve essere servile e pedante, ma dinamica, riscoprendo continuamente più l'ispirazione profonda che lo ha mosso che quegli elementi che potrebbero bloccare l'istituto nel passato. Il can. 578 del Codice di Diritto Canonico invita i membri delle famiglie religiose a essere custodi ma anche interpreti del carisma del fondatore.

Fondatori di istituti missionari

L'istituzione, nel 1622, da parte di papa Gregorio XV della Sacra Congregazione di Propaganda Fide, riuscì a suscitare e diffondere un vasto interesse missionario. Negli epoche successive fiorirono molteplici istituti religiosi con finalità esclusivamente o prevalentemente missionaria. I principali fondatori degli istituti sorti negli ultimi secoli aventi come finalità l'evangelizzazione dei popoli sono:

Note
  1. Cfr. CIC can. 576.
Bibliografia
Voci correlate