Festa del Legno della Santa Croce (Ururi)

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Festa del Legno della Santa Croce (Ururi)
Ururi FestaLegnoS.Croce Carrese.jpg

La Carrese
Festa patronale
Palio
Festa locale
Commemorazione celebrata Legno della Santa Croce, protettrice della città
Chiamata anche La Carrese
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Molise
Provincia Campobasso
Comune Ururi
Luogo specifico Strade della campagna e del centro storico
Diocesi Termoli-Larino
Periodo Primavera
Data inizio 2 maggio
Data fine 4 maggio
Organizzata da Comitato per la Carrese, Comune di Ururi, Parrocchia di S. Maria delle Grazie
Tradizioni religiose Processione, benedizioni, celebrazione eucaristica
Tradizioni folcloristiche Corsa dei carri
Informazioni tel./fax +39 0874 830130
Collegamenti esterni
Sito web
Sito ufficiale dell'Istituto Centrale per la DemoEtnoAntropologia

La Festa del Legno della Santa Croce (detta anche La Carrese) si svolge, ogni anno, a Ururi (Campobasso), dal 2 al 4 maggio, per celebrare il Legno della Santa Croce, protettrice della città.

Storia

Non si hanno notizie storiche certe sull'origine della festa e della Carrese, lo stesso mons. Giovanni Andrea Tria, vescovo di Larino, (1726 - 1740), nelle sue Memorie storiche della città e Diocesi di Larino (1744), non fa esplicito riferimento alla festa patronale e alla corsa dei buoi di Ururi, mentre descrive altre simili manifestazioni, come quella che si svolge a San Martino in Pensilis. È probabile che ancora la Carrese o non si praticava all'epoca della pubblicazione del testo o non era legata ad aspetti religiosi della comunità ururese. Inoltre, non vi sono testimonianze che documentano l'istituzione della Festa del Legno della Santa Croce. L'unica notizia certa è che la Stauroteca con la reliquia della Santa Croce, conservata nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, apparteneva alla famiglia Giammiro che in seguito la donò alla Parrocchia.

L'organizzazione dei carri era nelle mani delle singole famiglie o di ristretti gruppi di cittadini che utilizzavano per la Corsa dei buoi le proprie masserie, dove gli animali abbondavano, poiché erano lo strumento principale di lavoro dei contadini. I carristi, in prevalenza, erano uomini che lavoravano presso le stesse masserie come braccianti o erano amici di famiglia.

L'anno, che ha cambiato profondamente la corsa, è stato il 1962, quando furono introdotti i partiti (ossia, le fazioni):

Attualmente, il partito appartiene ad un grande numero di soci e le migliori condizioni economiche della popolazione hanno dato la possibilità a tutti di contribuire al mantenimento del carro e alla sua organizzazione. Questi rapporti molto allargati hanno avuto un peso importante e fondamentale nell'evoluzione della corsa.

Dal 1974 si corre con due buoi, anziché con quattro, e la gara è diventata una corsa veloce verso il traguardo. .

Preparativi

La Carrese richiede una preparazione minuziosa durante l'intero anno ed impegna notevoli risorse economiche da parte dei carristi. I buoi, quasi tutti di provenienza calabrese, vengono accuratamente selezionati e trattati come dei veri atleti: alimentazione controllata e frequenti allenamenti in modo da farli giungere alla corsa nella forma ottimale. Lo stesso discorso vale per i cavalli che, insieme con i buoi, vengono tenuti in masserie debitamente sorvegliate.

Descrizione

La festa patronale si articola in tempi e modalità distinti, scanditi dalla tradizione:

  • 2 maggio: dopo la Santa Messa, si tiene la Benedizione dei carri addobbati con i colori del proprio partito.
  • 3 maggio: i carri si recano sul sagrato della Chiesa parrocchiale per la Benedizione dei cavalieri, carristi, cavalli e buoi, dal quale muovono verso la partenza, secondo l'ordine d'arrivo dell'anno precedente. La partenza avviene nella Masseria Pontoni, che dista circa km 4 dal centro abitato. I carri si dispongono in ordine di merito, ad una distanza di 20 - 25 metri l'uno dall'altro. I carri sono trattenuti da un gruppo di persone pronti a girarli e lasciarli al momento dello sparo del via. Vince il carro che per primo imbocca con metà timone Via Commerciale, strada che conduce alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie.
  • 4 maggio: giorno della festa del patrono si svolge la processione per le vie del centro storico con la Stauroteca della Santa Croce, al quale i carri partecipano addobbati, non solo con i colori del partito d'appartenenza, ma anche con fiori, edera, alloro e rami d'ulivo.

Riconoscimenti

L'Istituto Centrale per la DemoEtnoAntropologia ha riconosciuto l'evento, quale Patrimonio immateriale d'Italia

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Patrimonio immateriale d'Italia

Voci correlate
Collegamenti esterni