Festa della Madonna del Fiore (Acquapendente)

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Festa della Madonna del Fiore (Acquapendente)
Acquapendente FestaMadonnaFiore 01.jpg

Pugnaloni esposti di fronte al Palazzo Comunale
Festa mariana
Festa locale
Commemorazione celebrata ringraziamento alla Madonna
Chiamata anche Festa dei Pugnaloni o Festa di Mezzomaggio
Stato bandiera Italia
Regione bandiera Lazio
Comune Acquapendente
Luogo specifico vie e piazze del centro storico
Diocesi Viterbo
Periodo Primavera
Data mobile maggio, terzo sabato e domenica
Data d'istituzione 1166
Organizzata da Pro Loco
Tradizioni religiose processione, celebrazione eucaristica
Tradizioni folcloristiche realizzazione dei pugnaloni
Informazioni Pro Loco
Via Rugarella - 01021 Acquapendente (VT)
Tel. +39 0763 734334
prolocoacquapendente@gmail.com
Collegamenti esterni
Sito ufficiale dell'Istituto Centrale per la DemoEtnoAntropologia (IDEA)

La Festa della Madonna del Fiore, detta anche Festa dei Pugnaloni, si svolge annualmente ad Acquapendente (Viterbo), dal terzo sabato alla terza domenica di maggio, in onore di Maria Vergine.

Storia

L'origine della festa si fa risalire ad una rivolta popolare, che nel 1166 condusse alla cacciata di Federico Barbarossa (1122 - 1190) da Acquapendente.

Secondo la tradizione, due contadini avrebbero assistito ad un miracolo, la fioritura di un ciliegio secco: andarono a riferire l'evento agli altri paesani, che considerarono l'evento un segnale di buon auspicio e insorsero, armati di pungoli e di attrezzi da lavoro, cacciando l'imperatore e distruggendone il castello.

La festa è, dunque, un ringraziamento degli acquesiani alla Madonna, per la riconquistata libertà.

La ricorrenza è stata celebrata fino al 1929, per poi essere sospesa e ripresa solo nel 1958, grazie all'impegno della locale Pro Loco.

Pugnaloni

Struttura

I pugnaloni sono grandi pannelli di legno (3.60 x 2.60 m), sui quali sono incollati petali di fiori, foglie fresche o secche, e altri materiali vegetali, per formare disegni ispirati al miracolo e al tema della libertà dall'oppressione, visto in chiave religiosa e sociale.

Storia

Pugnalone

Il termine pugnalone deriva dal pungolo un antico strumento formato da una lunga asta di legno con una punta ferrata, che era usato per incitare i buoi durante l'aratura. Infatti, la tradizione dei pugnaloni deriva dall'usanza antica dei contadini aquesiani di portare, durante la processione della Madonna del Fiore, i pungoli ornati di fiori (in particolare la ginestra) per commemorare le armi della battaglia contro l'imperatore e la fioritura del ciliegio.

Nel corso dei secoli questi pungoli, ornati di fiori si sono trasformati in mosaici floreali di varia forma. Alla fine del XIX secolo, i pugnaloni erano ancora sistemati su di un palo e la parte ornamentale prevaleva su quella pittorica.

I pugnaloni vengono realizzati da diversi gruppi storici, che ogni anno competono per aggiudicarsi il premio per la migliore creazione. Durante il giorno della festa, sono esposti nel centro storico del paese, per poi essere portati in processione e successivamente premiati.

Fino agli anni Settanta, i pugnaloni erano realizzati da piccoli gruppi di cinque o sette elementi, prevalentemente formati da familiari, che prendevano il nome dal bozzettista o da uno dei realizzatori, mentre oggi i gruppi sono costituiti da almeno venti o trenta elementi, e nome da un quartiere cittadino.

Realizzazione

Nella preparazione dei pugnaloni gli aquesiani si organizzano in gruppi, avvalendosi anche dell'aiuto di qualche artista esperto. La realizzazione segue alcune fasi ben precise:

  • un mese prima della manifestazione, i pannelli di legno vengono raschiati dal materiale vegetale dell'anno precedente;
  • il bozzetto è trasferito sui pannelli di legno (con varie tecniche);
  • la ricerca delle specie vegetali in orti, giardini, prati e boschi;
  • i fiori sono applicati con colle particolari;
  • i petali e le foglie, sminuzzati, sono accostati a mosaico, oppure sovrapposti a "spina di pesce".

Per creare i pugnaloni si utilizzano:

  • i petali fiorali multicolori di calendule, gerbère, anemoni, fiordalisi, ranuncoli, ginestre, palloni di maggio, glicini, rose;
  • le foglie d'edera, platano e leccio;
  • materiali vegetali (velo di cipolla, cartoccio della pannocchia del granturco, infiorescenze di castagno e nocciolo).

La manifestazione si conclude con il trasporto, in processione, della Statua della Madonna del Fiore, e infine, sulla piazza del municipio, un'apposita giuria assegna i premi ai pugnaloni più interessanti e meglio realizzati.

Gruppi

Messa in opera di un pugnalone

I gruppi attualmente impegnati nella realizzazione dei pugnaloni sono i seguenti:

  • Acquaviva: istituito nel 1987, ha lo stemma, bianco ed arancione, con la figura di una cascata.
  • Barbarossa: nato nel 1993, ha lo stemma, viola e giallo, con l'immagine di un'aquila nera.
  • Corniolo: fondato nel 1972, ha lo stemma, blu e rosso, con la figura di un'aquila nera armata e coronata d'oro.
  • Corte Vecchia: istituito nel 1998, ha lo stemma, rosso ed argento, con l'immagine del Palazzo Comunale sormontato da un serpente argentato.
  • Costa San Pietro: nato nel 1998, ha lo stemma, nero e verde, con l'immagine di due leoni e due chiavi dorate.
  • Porta della Ripa: fondato nel 1963, ha lo stemma, giallo e nero, con un drago nero.
  • Porta Romana: nato nel 1975, ha lo stemma, verde e rosso, con un toro giallo.
  • Rugarella: istituito nel 1990, ha lo stemma, nero e viola, con un leone nero e due rami d'alloro.
  • Sant'Anna: fondato nel 1994, ha lo stemma, nero e bianco, con un sole nero.
  • Santo Sepolcro: fondato nel 1972, ha lo stemma, bordeaux e bianco, con due cavalli contrapposti.
  • Torre Julia de Jacopo: istituito nel 1985 ha lo stemma, bianco e rosso, con un fiore rosso, ed una torre bianca.
  • Torre San Marco: nato nel 1966, ha lo stemma circolare blu con una torre stilizzata bianca.
  • Via del Carmine: formatosi nel 1986, ha lo stemma con quattro mezze fasce dorate sulla sinistra, sulla destra un leone dorato contornato da tre gigli in alto e altrettante in basso.
  • Via del Fiore: creato nel 1993, ha lo stemma, bianco, blu e giallo; al centro una figura di un drago blu.
  • Via Francigena: fondato nel 1998, ha lo stemma, blu e nero, con una rosa nera.

Riconoscimenti

L'Istituto Centrale per la DemoEtnoAntropologia ha riconosciuto l'evento, quale Patrimonio immateriale d'Italia

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Patrimonio immateriale d'Italia

Bibliografia
  • Evaristo Cerrini, I pugnaloni di Acquapendente, Editore Sette Città, 2011, ISBN 9788878532502
  • Gianluca Forti, I Pugnaloni. Mosaici di fiori. Memoria della comunità di Acquapendente attraverso la collezione del Museo del fiore, Bolsena 2006 ISBN 9788895066004
Voci correlate
Collegamenti esterni