Diocesi di Viterbo

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Diocesi di Viterbo
Dioecesis Viterbiensis
Chiesa latina
San Lorenzo Viterbo.jpg
vescovo Orazio Francesco Piazza
Sede Viterbo
Suffraganea
Sede immediatamente soggetta alla Santa Sede
Regione ecclesiastica Lazio
Stemma Fumagalli.jpg
Stemma
Provincia italiana di Viterbo
Collocazione geografica della diocesi
Nazione bandiera Italia
Vicario Luigi Fabbri
Vescovi emeriti: Lorenzo Chiarinelli
Lino Fumagalli
Parrocchie 97
Sacerdoti 156 di cui 97 secolari e 59 regolari
1.121 battezzati per sacerdote
171 religiosi 220 religiose 12 diaconi
181.000 abitanti in 2.161 km²
175.000 battezzati (96,7% del totale)
Eretta VI secolo
Rito romano
Indirizzo

Piazza S. Lorenzo 9/a, 01100 Viterbo, Italia

tel. 0761.34.11.24 fax. 0761.34.43.08 @
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Dati online 2018 (gc ch)
Dati dal sito web della CEI
Collegamenti interni
Chiesa cattolica in Italia
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica


La diocesi di Viterbo (in latino: Dioecesis Viterbiensis) è una sede della Chiesa cattolica immediatamente soggetta alla Santa Sede, appartenente alla regione ecclesiastica Lazio. Nel 2017 contava 175.000 battezzati su 181.000 abitanti. La sede è vacante, in attesa che il vescovo eletto Orazio Francesco Piazza ne prenda possesso.

Territorio

La diocesi comprende alcuni comuni della provincia di Viterbo.

Sede vescovile è la città di Viterbo, dove si trova la Cattedrale di San Lorenzo.

Il territorio è suddiviso in 97 parrocchie.

Storia

Nel XII secolo le fu unita la diocesi di Tuscanella, eretta nel III secolo.

Nel 1523 la diocesi di Nepi, che era già unita in persona episcopi alla diocesi di Sutri, fu conferita in amministrazione apostolica al vescovo di Viterbo Egidio Canisio, ma alla sua morte nel 1532 tornò ad essere amministrata dal vescovo di Sutri Jacopo Bongalli.

Il 2 maggio 1936 con la bolla Ad maius christiani di papa Pio XI le fu unita l'abbazia territoriale di san Martino al Monte Cimino.

Con la bolla Qui non sine[1] il 27 marzo 1986 papa Giovanni Paolo II soppresse le diocesi di Montefiascone (che comprendeva l'area del Lago di Bolsena), Bagnoregio (che comprendeva il territorio della Val Tiberina) e Acquapendente (che comprendeva l'area dell'alta Maremma laziale) e stabilì che i relativi territori fossero aggregati alla diocesi di Viterbo e Tuscania con la denominazione Diocesi di Viterbo, Acquapendente, Bagnoregio, Montefiascone, Tuscania e San Martino al Monte Cimino. Il 16 febbraio 1991 la diocesi assunse la denominazione attuale di diocesi di Viterbo.

Lo stesso Papa diede alla diocesi come patrona Maria Santissima venerata con il titolo di "Madonna della Quercia".

Cronotassi dei vescovi

Statistiche

La diocesi al termine dell'anno 2017 su una popolazione di 181.000 persone contava 175.000 battezzati, corrispondenti al 96,7% del totale.

Note
  1. Giovanni Paolo II (LA) Bolla Qui non sine
Bibliografia
  • Giuseppe Giontella, Cronotassi dei Vescovi della Diocesi di Tuscania (I parte), in «Rivista Storica del Lazio», anno V (1997), n. 6, pp. 3-40.
  • Giuseppe Giontella, Cronotassi dei Vescovi della Diocesi di Tuscania (II parte), in «Rivista Storica del Lazio», anno V (1997), n. 7, pp. 33-76.
  • (LA) Bolla Ad maius christiani, AAS 28 (1936), p. 394
Voci correlate
Collegamenti esterni