Festa della Madonna dello Splendore (Giulianova)

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Festa della Madonna dello Splendore (Giulianova)
Giluanova StatuaMadonnaSplendore.jpg
Statua della Madonna dello Splendore
Festa patronale
Festa mariana
Festa locale
Commemorazione celebrata Madonna dello Splendore, patrona della città
Chiamata anche Festa di primavera
Note
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Abruzzo
Provincia Teramo
Comune Giulianova
Località
Luogo specifico Vie del centro storico, piazza Belvedere
Diocesi Teramo-Atri
Periodo Primavera
Data inizio 22 aprile
Data fine 22 aprile
Data mobile
Data d'istituzione XVI secolo, metà
Organizzata da Comitato organizzatore
Tradizioni religiose Processione, celebrazione eucaristica
Tradizioni folcloristiche Luminarie, spettacolo pirotecnico
Tradizioni culinarie
Informazioni comitato@festamadonnadellosplendore.it
Collegamenti esterni
Sito web

La Festa della Madonna dello Splendore, detta anche Festa di primavera, si svolge ogni anno il 22 aprile a Giulianova (Teramo), in ricordo dell'apparizione della Madonna dello Splendore, patrona della città.

Storia

La festa celebra l'apparizione della Madonna, come documentato negli scritti del monaco celestino don Pietro Capullo, priore del monastero del Santuario della Madonna dello Splendore tra il 1653 e il 1674.

Secondo la tradizione, su una collina nei pressi di Giulianova, 22 aprile 1557, la Madonna apparve su un albero d'ulivo ad un contadino, che stanco per aver raccolto la legna, stava riposando all'ombra di quell'albero. Maria Vergine gli disse:

« Su, levati e vanne tosto in Giulianova e spargi per tutto il paese la lieta novella che la Gran Madre di Dio qui ha scelto la sua dimora. Avvisa il clero che venga senza indugio alcuno con solenne processione ad onorarmi e che qui, dove tu ora mi vedi, mi si costruisca un santuario»

Il contadino andò dal governatore (amministratore feudale di nomina ducale) per riferirgli lo straordinario messaggio della Madonna. Com'era prevedibile, sia il governatore sia i notabili presenti non lo ascoltarono. Solo, dopo vari giorni d'esortazioni e d'insistenze presso le autorità civili e religiose giuliesi, confortato dalle nuove apparizioni e da un miracolo della Madonna, il contadino riuscì a convincere gli abitanti del borgo a salire verso la collina, dove tutti poterono assistere alla splendida visione di Maria Vergine, la quale aveva riservato loro un grande dono, come prova tangibile dello straordinario avvenimento: alla base dell'olivo fece sgorgare una sorgente d'acqua, che tuttora esiste all'interno del Santuario.

Sul luogo dell'apparizione e della fonte miracolosa si decise pertanto di edificare inizialmente un'edicola devozionale, che alla metà del XVII secolo fu trasformata in chiesa, grazie all'intervento degli Acquaviva d'Aragona, che la affidarono alla Congregazione Benedettina dei Celestini, estromessa nel 1807 e sostituita nel 1847 dall'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, tuttora custode del culto mariano.

La festa, che si svolge dalla metà del XVI secolo ha da sempre il suo culmine nella processione del 22 aprile e fino ad alcuni anni fa, era caratterizzata anche da una "corsa dei cavalli" montati senza sella (oggi soppressa), che attraversava al galoppo il corso antico per giungere fino al Santuario della Madonna dello Splendore.

Descrizione

La processione con la Statua della Madonna dello Splendore, accompagnata dalle confraternite cittadine con le proprie insegne e da due complessi bandistici, si snoda per le vie del centro storico e della parte alta per fermarsi prima al Santuario della Madonna dello Splendore, dove è offerto il primo spettacolo pirotecnico, detto "dei marinai", poi nella zona del "campo della fiera" dove si svolge il secondo, e infine nella grande piazza Belvedere per la Messa solenne, presieduta dal Vescovo.

Prima di rientrare nella Chiesa di San Flaviano, il simulacro viene portato sulla balaustra della piazza, da dove si scorge il lido e il Mare Adriatico, affinché la Madonna benedica tutta la città.

I festeggiamenti si chiudono tra la fine di aprile e gli inizi di maggio, quando a sera la Statua della Madonna viene riportata in processione, a lume di candela, fino al Santuario.

Correlato alla festa patronale, si svolge il Festival Internazionale delle Bande musicali.

Bibliografia
  • Laura Cavallo, Francesca Faramondi, Feste e Sagre in Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Campania, Editore L'Ortensia Rossa, Roma 2010, p. 65 ISBN 9788896372197
Voci correlate
Collegamenti esterni
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Il contenuto di questa voce è stato firmato il giorno 10 settembre 2013 da Teresa Morettoni, esperta in museologia, archeologia e storia dell'arte.

Il firmatario ne garantisce la correttezza, la scientificità, l'equilibrio delle sue parti.