Festa di San Giovenale (Narni)

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Festa di San Giovenale (Narni)
Narni CorsaAnello 01.PNG
Processione con il Busto di san Giovenale di Narni
Festa patronale
Rievocazione storica
Festa regionale
Commemorazione celebrata San Giovenale di Narni, patrono della città
Chiamata anche Corsa all'Anello
Note
Stato bandiera Italia
Regione Flag of Umbria.svg Umbria
Provincia Terni
Comune Narni
Località
Luogo specifico Piazza dei Priori, vie del centro storico, Concattedrale di San Giovenale, Stadio San Girolamo (detto Campo de li Giochi)
Diocesi Terni-Narni-Amelia
Periodo Primavera
Data
Data fine
Data mobile aprile, ultima settimana - maggio, seconda domenica
Data d'istituzione 1968
Organizzata da
Tradizioni religiose celebrazioni liturgiche, processione, benedizioni
Tradizioni folcloristiche gare equestri, cortei storici
Tradizioni culinarie
Informazioni Ente Corsa all'Anello
Via Garibaldi, 22 - 05035 Narni (TR)

Tel. e fax: +39 0744 726233
Cell.: +39 340 1580325

Collegamenti esterni
Sito web

La Festa di San Giovenale, detta anche Corsa all'Anello si svolge, ogni anno, a Narni (Terni), dall'ultima settimana di aprile alla seconda domenica di maggio, in onore di san Giovenale di Narni (IV secolo), vescovo e patrono della città.

Storia

Gli statuti civici, datati 1371, ratificano ufficialmente e regolamentano le celebrazioni religiose e ludiche che già si svolgevano in onore del patrono, san Giovenale di Narni. La festa si articolava nei tempi e modalità seguenti:

  • 1 maggio, il banditore annunciava l'inizio della festa.
  • 2 maggio (sera), dopo compieta, si teneva una processione solenne, accompagnata dai canti e dal suono degli strumenti musicali, per le vie cittadine fino a giungere nella Cattedrale dove i nobili, unitamente alle corporazioni, donavano la cera al Santo patrono.
  • 3 maggio, giorno dedicato a san Giovenale, dopo la Messa solenne in Cattedrale, la festa assumeva il proprio carattere ludico, lasciando spazio ai tradizionali giochi equestri:
    • Corsa del Palio era una competizione di pura velocità che si effettuava lungo il percorso che da Sant'Andrea in Lagia raggiungeva la Piazza dei Priori alla quale i milites e gli equites, potevano iscrivere un loro cavallo guidato da un giovane cavaliere. Il premio era un Palio di seta della lunghezza di circa sei metri del valore di tre libbre d'oro.
    • Corsa all'Anello era invece riservata ai soli cavalieri narnesi e consisteva nell'infilzare con una lancia, correndo al galoppo, un anello, tenuto sospeso da due fili sottili, del valore di circa 100 soldi cortonesi.

L'acquisto del Palio e dell'Anello era effettuato con l'esborso di 4 fiorini d'oro spettante alla comunità ebraica.

Durante il XVI secolo, si aggiunsero ai tradizionali giochi, il combattimento tra il bufalo e il toro, la lotta, la quintana, le commedie allestite dai giovani e la colazione offerta alle donne.

Tra il 1948 ed il 1949, viene tentata da mons. Mauro Maurizi, con l'aiuto di uno storico locale, la rievocazione della corsa in base agli statuti del 1371, che però non ebbe alcuna continuità.

Nel 1968, si svolge la prima edizione della festa moderna che si protrae sino ad oggi.

Terzieri

La città è divisa in tre rioni, denominati Terzieri, che prendono il loro nome in base alla collocazione:

Stemmi dei Terzieri: Mezule, Fraporta e Santa Maria
  • Terziere di Mezule (bianco e nero): comprende la zona di Narni che si trova sotto la Rocca, fuori dalle antiche porte civiche.
  • Terziere di Fraporta (rosso e blu): comprende la parte centrale della città, tra il Duomo e Piazza dei Priori.
  • Terziere di Santa Maria (arancione): prende il nome dall'antica Chiesa di Santa Maria Maggiore oggi, sconsacrata, e comprende il territorio da Santa Maria Impensole fino a porta Polella.

Descrizione

La festa si articola in tempi e modalità distinti, scanditi dalla tradizione:

  • Lettura del Banno: nel giorno d'inizio della festa del Santo patrono i banditori invitano i Terzieri ed i loro cavalieri a correre per conquistare il Palio e l'Anello. Da questo momento e sino alla conclusione della festa, nel centro storico vengono aperte le taverne che offrono i piatti preparati secondo le ricette medievali, si svolge il mercato medievale, si tengono mostre d’arte, conferenze, concerti musicali, danze, spettacoli teatrali e di giocoleria, scene di vita medievali ed esibizioni degli sbandieratori dei Terzieri.
  • De cereis et palii offerendi: la sera del 2 maggio, nella Concattedrale, le Autorità comunali e le corporazioni cittadine donano la cera ed i palii a san Giovenale alla presenza del Vescovo.
Campo de li Giochi, cavaliere infila l'anello
  • Giorno della festa di san Giovenale, 3 maggio:
    • mattina: Solenne celebrazione eucaristica in onore del Santo patrono nella Concattedrale, alla quale segue la processione per le vie del centro storico;
    • pomeriggio: De anulo argenteo currendo, gara equestre nel centro storico, secondo le regole dettate negli Statuti comunali del 1371: questa consiste in una corsa di cavalli, nella quale i cavalieri dei Terzieri devono infilare un anello in argento "super aurato" del valore di cento soldi cortonesi acquistato congiuntamente al Palio con i soldi dovuti dalla comunità ebraica.
  • Benedizioni dei cavalieri dei Terzieri: si svolgono nelle chiese dei tre rioni nei giorni precedenti la Corsa all'Anello.
  • Grande corteo storico: si svolge il sabato successivo alla festa del patrono e ripone il tessuto politico, sociale e religioso di Narni in epoca medievale. Nel corteo, con costumi trecenteschi, sfilano lungo le vie e piazze del centro storico le Autorità civili e religiose, seguite da quelle dei Terzieri, dai cavalieri, dalle corporazioni, dalle famiglie nobili e da personaggi allegorici.
  • Corsa all'Anello: nel pomeriggio della domenica successiva alla festa del patrono, dopo che il corteo storico da Piazza dei Priori ha raggiunto il Campo de li Giochi (ossia, lo Stadio di San Girolamo), inizia la spettacolare gara di velocità e precisione tra i cavalieri dei Terzieri, che si affrontano per la conquista dell'Anello. Ogni cavaliere, scontrandosi direttamente con l'avversario deve, in successione, infilare tre anelli lungo un percorso ellittico. Al terzo anello che s'innesca un congegno che lascia cadere il bersaglio del cavaliere in ritardo.

Galleria fotografica

Bibliografia
  • L. Chiesa, Quanta passione per un anello, in "Tuttoturismo", 1982, p. 148
  • A. Diamanti, C. Mariani, Palio e anello a Narni, in "La società in costume", Foligno 1986
  • Giancarlo Gaggiotti, La Memoria del Tempo. Le feste popolari tradizionali dell'Umbria, Editoriale Umbra, Foligno 2009, p. 103
Voci correlate
Collegamenti esterni