Festa di San Ranieri (Pisa)
Festa di San Ranieri (Pisa) | |
Luminaria su un palazzo storico | |
Festa patronale Palio | |
Festa locale | |
Commemorazione celebrata | San Ranieri, patrono della città |
Chiamata anche | Luminaria e Palio di San Ranieri, Festa dei Ceri |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Provincia | Lucca |
Comune | Pisa |
Luogo specifico | fiume Arno, lungarni |
Diocesi | Pisa |
Periodo | Primavera |
Data inizio | 16 giugno |
Data fine | 17 giugno |
Data d'istituzione | 1688 (Luminaria), 1718 (Palio) |
Organizzata da | Comune di Pisa |
Tradizioni folcloristiche | regata, illuminazione dei lungarni |
Informazioni | tel. +39 050 910393, +39 050 910506 manifestazioni.storiche@comune.pisa.it |
Collegamenti esterni Sito ufficiale del Forum Nazionale dei Giovani - Meraviglia Italiana | |
La Festa di San Ranieri si svolge a Pisa, in onore di san Ranieri, eremita e patrono della città, articolata in due diversi momenti:
- Luminaria di San Ranieri si svolge ogni anno il 16 giugno;
- Palio di San Ranieri si tiene annualmente il 17 giugno.
Luminaria
Storia
Il 25 marzo 1688, nella Cappella dell'Incoronata, all'interno della Cattedrale, venne solennemente collocata l'urna che contiene il corpo di San Ranieri, patrono della città. Infatti, Cosimo III de' Medici, granduca di Toscana, aveva voluto che l'antica teca contenente le spoglie del Santo fosse sostituita da una più moderna e fastosa. La traslazione dell'urna fu l'occasione per una memorabile festa cittadina, dalla quale, secondo la tradizione, ebbe inizio la triennale illuminazione di Pisa che dapprima si chiamò illuminazione e poi, nell'Ottocento, Luminara.
L'intenzione di celebrare una festa, illuminando la città con lampade ad olio, non fu tuttavia una creazione del momento, ma una tradizione nata da tempo ed affermata gradualmente col passare degli anni. Il primo documento storico testimonia che la prima luminara risale al 1337. [1] e veniva proposta anche in occasione di eventi particolarmente importanti e solenni, non necessariamente legati al culto del Santo patrono.
Descrizione
Ogni anno circa 100.000 lumini (in pisano lampanini) vengono posti su telai in legno (detti biancheria) che vanno a delineare ed esaltare le forme architettoniche di chiese, palazzi, ponti e torri del Lungarni (ossia le strade che costeggiano il corso del fiume Arno). Unica eccezionale appendice rispetto a questo scenario è la Torre Pendente, illuminata con padelle ad olio, collocate anche sulle merlature delle mura urbane, nel tratto che racchiude la Piazza dei Miracoli.
Per la Luminaria vengono usati particolari lumini che hanno una fiamma molto luminosa e resistente al vento. In passato venivano usati bicchieri di vetro, mentre dal 1999 per motivi di sicurezza questi sono stati sostituiti con speciali recipienti in plastica trasparente dalla forma conica, che permette di montarli sugli anelli di metallo della biancheria.
Dopo l'accensione, per effetto del riverberarsi della miriade di luci nelle acque dell'Arno, dove vengono deposti ed affidati alla corrente anche lumi galleggianti, e grazie allo spegnimento dell'illuminazione pubblica e privata, l'evento offre una suggestione unica, dal sapore antico.
La Luminaria si conclude con uno spettacolo di fuochi d'artificio.
Palio di San Ranieri
Le celebrazioni in onore del patrono continuano il giorno seguente con il Palio di San Ranieri, una regata che si disputa il 17 giugno, giorno della solennità di Santo.
Il palio, retaggio della prestigiosa tradizione di Pisa repubblica marinara e preceduto da un corteo storico sui lungarni, viene disputato nelle acque del fiume Arno tra quattro equipaggi in rappresentanza dei rispettivi quartieri storici della città:
Storia
Le prime testimonianze storiche di palii remieri risalgono al XIII secolo, quando le cronache ricordano una regata svoltasi nel 1292 in occasione delle celebrazioni in onore dell'Assunzione di Maria.
Dal 1718, il palio si svolge il 17 giugno per la ricorrenza del patrono, San Ranieri. Alcune delle fregate che corsero il Palio, per la prima volta portavano i nomi delle galere stefaniane che avevano partecipato alla Battaglia di Lepanto combattuta contro i Turchi per il predominio della Cristianità.
Descrizione
Le barche impiegate, a sedile fisso, s'ispirano alle tipiche fregate dell'Ordine Mediceo dei Cavalieri di Santo Stefano, perciò dette "stefaniane".
Ogni quartiere è contraddistinto dai propri colori:
- bianco e rosso (San Martino),
- bianco e azzurro (Santa Maria),
- bianco e verde (Sant'Antonio),
- bianco e giallo (San Francesco).
Ogni barca è guidata da un equipaggio è composto da:
- otto vogatori,
- un timoniere,
- un montatore.
Dopo 1.500 metri di voga controcorrente avviene l’abbordaggio di una piattaforma galleggiante ancorata sulla linea del traguardo, dove il montatore deve arrampicarsi su un pennone alto dieci metri e recuperare il paliotto, simbolo della vittoria: questo se di colore azzurro assegna la vittoria, quello di colore bianco il secondo posto, quello di colore rosso il terzo. L'ultimo arrivato ha in premio una coppia di paperi.
La particolare modalità di assegnazione della vittoria ricorda la Battaglia di Lepanto (1571), quando la flotta dei Cavalieri di Santo Stefano andò all'abbordaggio della nave ammiraglia turca, impadronendosi della fiamma da combattimento posta sul pennone dell'imbarcazione musulmana.
Riconoscimenti
- Il Ministero per il Turismo ha premiato questa manifestazione con il riconoscimento di Patrimonio d'Italia per la tradizione.
Patrimonio d'Italia per la tradizione 2011
- Il Forum Nazionale dei Giovani ha riconosciuto l'evento, quale Meraviglia Italiana
Note | |
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Bibliografia | |
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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