Figliol prodigo dissipa i beni con una prostituta (Rembrandt)
Rembrandt, Figliol prodigo dissipa i beni con una prostituta (1635 ca.), olio su tela | |
La coppia felice | |
Opera d'arte | |
Stato | |
Regione | Sassonia |
Provincia | Dresda |
Comune | |
Diocesi | Dresda-Meissen |
Ubicazione specifica | Gemäldegalerie |
Uso liturgico | nessuno |
Oggetto | dipinto |
Soggetto | Figliol prodigo dissipa i beni con una prostituta |
Datazione | 1635 |
Autore |
Rembrandt (Rembrandt Harmenszoon Van Rijn) |
Materia e tecnica | olio su tela |
Misure | h. 161 cm; l. 131 cm |
Iscrizioni | REMBRANDT F. |
Note opera firmata | |
|
Il Figliol prodigo dissipa i beni con una prostituta è un dipinto, realizzato nel 1635 circa, ad olio su tela, da Rembrandt Harmenszoon Van Rijn, detto Rembrandt (1606 - 1669), conservato presso la Gemäldegalerie di Dresda (Germania).
Descrizione
Soggetto
Il dipinto s'ispira alla Parabola del figlio prodigo, detta più correttamente Parabola del Padre misericordioso. La scena ritratta raffigura la prima parte della vicenda, con il figlio minore di un uomo ricco che, dopo aver chiesto al padre la propria quota d'eredità, parte per un paese lontano, dove dissipa l'intero suo patrimonio.
Nel dipinto compaiono due protagonisti, che voltano lo sguardo verso lo spettatore, quasi a chiedere un giudizio morale sulla scena. Essi sono:
- Giovane prodigo (ossia sciupone) ha in volto una compiaciuta risata di soddisfazione, mentre innalza un bicchiere.
- Giovane prostituta, seduta sulle ginocchia dell'uomo. .
Grande cura per i dettagli, spesso di valore simbolico, come:
- bicchiere sproporzionato allude agli eccessi ed agli sperperi del figlio minore;
- piatto con un pasticcio di pavone, una portata eccezionale per l'epoca, degna della tavola di un sovrano, decisamente eccessiva per la sua situazione.
Note stilistiche, iconografiche ed iconologiche
- Gli studiosi ritengono che il personaggio del figliol prodigo sia l'autoritratto di Rembrandt, mentre la giovane prostituta sarebbe il ritratto della moglie del pittore, Saskia, per un riferimento ad un dipinto simile citato nel testamento dell'artista datato 1677.
- Il dipinto venne tagliato lungo il lato sinistro, forse anche dall'artista stesso, come era già successo negli anni Trenta del XVII secolo, per eliminare alcuni personaggi secondari ed accentrare l'attenzione solo su quelli principali.
Iscrizione
Nel dipinto si trova un'iscrizione, dove si legge la firma e la datazione dell'opera:
« | REMBRANDT F. » |
Bibliografia | |
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