Gesù Cristo crocifisso (Antoon van Dyck)

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Napoli MuCapodimonte A.VanDick CristoCrocifisso 1621-25.JPG

Antoon van Dyck, Gesù Cristo crocifisso (16211625 ca.), olio su tela
Gesù Cristo crocifisso
Opera d'arte
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Campania
Regione ecclesiastica Campania
Provincia Napoli
Comune Napoli
Diocesi Napoli
Ubicazione specifica Museo Nazionale di Capodimonte
Uso liturgico nessuno
Oggetto dipinto
Soggetto Gesù Cristo crocifisso
Datazione 1621 - 1625 ca.
Ambito culturale
Ambito fiammingo
Autore Antoon van Dyck
Materia e tecnica olio su tela
Misure h. 123 cm; l. 92 cm
Iscrizioni INRI
Virgolette aperte.png
46Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: «Elì, Elì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?».
Virgolette chiuse.png

Gesù Cristo crocifisso è un dipinto, eseguito tra il 1621 ed il 1625 circa, ad olio su tela, dal pittore fiammingo Antoon van Dyck (15991641), conservato nel Museo Nazionale di Capodimonte di Napoli.

Descrizione

Nella scena del dipinto, che si svolge nell'istante in cui il cielo si oscura ed un lampo (proprio come quello che appare dietro la mano destra di Cristo) squarcia le nubi, compare:

  • Gesù Cristo crocifisso: è presentato nel momento in cui, avvertita l'ormai inesorabile fine, grida rimettendosi nelle mani di Dio. Il volto ed il corpo mostrano gli spasimi dell'agonia e si contraggono irrigidendo tutti i muscoli in un ultimo, inutile tentativo di resistenza all'ineluttabile destino prima dell'abbandono definitivo. Dai chiodi conficcati nelle mani e nei piedi, il sangue cola copiosamente lungo le braccia tese mentre le dita si accartocciano come artigli, la testa scivola all'indietro e gli occhi si rivolgono al cielo imploranti a cercare l'aiuto divino. Sul corpo affusolato di Cristo spicca il bianco del perizoma che recinge i suoi fianchi e che appare quasi abbagliante nel contrasto con lo sfondo cupo.

Iscrizione

Nel dipinto figura un'iscrizione, a lettere capitali, posta sulla terminazione superiore del montante della croce di Gesù, detta titulus crucis, nella quale si legge::

(LA) (IT)
« I(esus) N(azarenus) R(ex) I(udaeorum) » « Gesù il Nazareno, Re dei Giudei »

Notizie storico-critiche

Il dipinto venne acquistato dal Museo Nazionale di Capodimonte nel 1844, apparteneva al signor Diego Sartorio.

Bibliografia
  • Maria Grazia Bernardini (a cura di), Van Dyck: riflessi italiani, Editore Skira, Milano 2004 ISBN 9788884918505
  • E. Larsen, Van Dyck, Editore Luca Verlag, Dusseldorf 1988
  • Emma Muracchioli, Il Barocco in Europa: da Rembrandt a Rubens, esplode la luce, col. "La Bellezza di Dio. L'Arte ispirata dal Cristianesimo", Editore San Paolo, Palazzolo sull'Oglio (BS) 2003, pp. 46 – 47
Voci correlate