Istituto della Carità




Istituto della Carità (in latino = Institutum Charitatis) è la Congregazione Religiosa che Antonio Rosmini (1797 - 1855) ha voluto e fondato al Sacro Monte Calvario di Domodossola, il 20 febbraio 1828, e che la Chiesa ha approvato e confermato di diritto pontificio con Lettera Apostolica del 20 settembre 1839. Sono detti anche Rosminiani. Pospongono la sigla I.C.
Istituto della Carità | |
in latino Institutum Charitatis | |
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Istituto di vita consacrata Congregazione religiosa maschile di diritto pontificio | |
istituto religioso maschile di diritto pontificio | |
Altri nomi Rosminiani | |
Fondatore | Antonio Rosmini |
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Data fondazione | 1828 |
sigla | I.C. |
Approvato da | Gregorio XVI |
Data di approvazione | 20 settembre 1839 |
Collegamenti esterni | |
[www.rosmini.org Sito ufficiale] Scheda su gcatholic.com Scheda su catholic-hierarchy.org |

L'Istituto non si propone alcun fine particolare, ma la carità in tutta la sua universale e totale accezione, per cui non è esclusa alcuna opera di carità di Dio e del prossimo. Si occupa della educazione della gioventù nei collegi, scuole e riformatori; svolge il ministero parrocchiale, la predicazione, le missioni presso i non credenti (ad gentes) ed emigrati. Si occupa anche della stampa. Nel 2008 possedeva 70 case, con 313 religiosi, di cui 203 sacerdoti[1]
È composto di Sacerdoti, Chierici e Fratelli Laici; fanno parte dell'Istituto come "ascritti" anche coloro che domandano di unirsi ad esso con il vincolo dello spirito e la comunione dei beni spirituali.
Note | |
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |