MIMAC - Museo Internazionale Mariano d'Arte Contemporanea di Alessano
MIMAC - Museo Internazionale Mariano d'Arte Contemporanea di Alessano | |
Sede del Museo | |
Categoria | Musei di Fondazione ecclesiastica |
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Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Puglia |
Regione | Puglia |
Provincia | Lecce |
Comune | Alessano |
Diocesi | Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca |
Indirizzo |
Piazza Don Tonino Bello, 42 73031 Alessano (LE) |
Telefono | +39 0833 781334 |
Fax | +39 0833 781334 |
Posta elettronica | webmaster@dontonino.it |
Sito web | [1] |
Proprietà | Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca |
Tipologia | arte sacra contemporanea |
Contenuti | dipinti, grafica e disegni, sculture |
Servizi | didattica, organizzazione di eventi e mostre temporanee, sale per eventi e mostre temporanee, visite guidate |
Fondatori | mons. Antonio Bello, prof. Carlo Franza |
Data di fondazione | 1999 |
Il MIMAC - Museo Internazionale Mariano d'Arte Contemporanea di Alessano (Lecce) è stato istituito nel 1999 per volere di mons. Antonio Bello (meglio conosciuto come don Tonino Bello), molto devoto alla Madonna, nella sua città natale, e il prof. Carlo Franza, storico dell'arte moderna e contemporanea.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale presenta oltre 350 opere a soggetto mariano realizzate da celebri esponenti dell'arte italiana ed internazionale, offrendo raffigurazioni di grande valore artistico e spirituale.
Tra le opere esposte, vi sono quelle di Salvatore Fiume, Ernesto Treccani, Ibrahim Shaban Likmetaj Kodra, Luigi Guerricchio, Walter Lazzaro, Alessandro Nastasio, un gruppo di artisti dell’Accademia di Brera, tra cui Giansisto Gasparini e Alberto Venditti, e dell’Accademia di Lecce, come lo scultore Salvatore Spedicato. Di rilievo:
- Madonna di Sarajevo (ultimo quarto del XX secolo), opera di Luigi Guerricchio.
- Amo udirti - la Madonna delle Grazie (XX secolo), opera di Marisa Settembrini.
- La Maternità (XX secolo), opera di Walter Lazzaro.
Nelle forme scultoree e sulle superfici pittoriche lo sguardo di Maria Vergine è amplificato all'infinito: il binario di osservazione è duplice. Le opere, infatti, possiedono parallelamente la leggibilità del sacro e la tendenza alla sperimentazione dell'arte contemporanea.
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