Madonna di Medjugorje

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Medjugorje, Statua di Maria Vergine

La Madonna di Medjugorje è l'appellativo con cui viene venerata Maria, in quella che, se lo è realmente, è una delle più lunghe apparizioni mariane ancora in atto.

Il nome della località è quello in cui sono iniziate le apparizioni e dal quale provengono i sei veggenti: Vicka Ivanković, Mirijana Dragičević, Marija Pavlović, Ivan Dragičević, Ivanka Ivanković e Jakov Čolo.

Nella prima "apparizione", avvenuta il 24 giugno 1981, i veggenti videro la Vergine Maria che si presentò loro con il titolo di "Regina della Pace" (Kraljica Mira), altro appellativo con cui è venerata.

In seguito alle "apparizioni" Medjugorje è divenuta meta di numerosi pellegrinaggi.

Storia

Il 24 giugno 1981 sei ragazzi videro «una figura femminile luminosa sul sentiero che costeggia il Podbrdo», con un bambino fra le braccia. Il giorno seguente ella si presentò come la «Beata Vergine Maria».[1][2]

Bisogna premettere che nel 1981 la Bosnia-Erzegovina apparteneva alla Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, guidata da una dittatura comunista. La polizia, pertanto, era insospettita da questa vicenda in quanto attirava molte persone attorno a questi ragazzi. Le apparizioni iniziate sul Podbrdo continuarono, nei primi tempi, nelle case dei veggenti e nella casa parrocchiale, tanto che Padre Jozo, allora parroco di Međjugorje, fu arrestato per attentato alla sicurezza e all'unità dello Stato.[3]

Dal 1981 ad oggi, i veggenti hanno continuato ad avere visioni, anche se non vivono più tutti a Medjugorje. I sei veggenti dell'apparizione del 24 giugno sono: Ivanka Ivanković, Mirjana Dragićević, Vicka Ivanković, Ivan Dragićević, Ivan Ivanković e Milka Pavlović. Dal 25 giugno 1981, ai primi quattro veggenti, si aggiunsero Marija Pavlović e Jakov Čolo, che formeranno il gruppo stabile dei veggenti di Medjugorje.

Le richieste della Madonna

La protagonista delle apparizioni invita alla conversione, alla preghiera, alla pace. Il messaggio principale, come si comprende dal nome che si è data, è la pace (nel suo significato più ampio: con Dio, con gli uomini, ma anche interiore) e i veggenti affermano che la Madonna ha indicato loro che si può raggiungere con questi cinque strumenti (detti da alcuni "le cinque pietre" paragonandole ai ciottoli scelti da Davide, armato solo di fionda e bastone, per abbattere Golia):

  1. preghiera: la Madonna richiede di pregare con il cuore (cioè non solo con la bocca, ma con attenzione, fede ed amore) e di pregare molto, in particolare avrebbe chiesto almeno un Rosario intero ogni giorno, cioè i misteri della gioia, del dolore, della gloria e della luce;
  2. digiuno: richiesto nei giorni di mercoledì e di venerdì. Il digiuno migliore, come indica la Signora delle apparizioni, è di pane ed acqua, con l'eccezione degli ammalati, ai quali è richiesto solo di fare una piccola rinuncia. Lo scopo è puramente penitenziale, per cui tale digiuno non va ridotto ad una semplice abitudine;
  3. lettura della Bibbia: un breve brano tutti i giorni, da leggere, meditare, credere e mettere in pratica;
  4. confessione: almeno una volta al mese, se non prima in caso di necessità;
  5. eucaristia: partecipare alla messa facendo la comunione, se possibile, tutti i giorni.

Secondo i messaggi diffusi dai veggenti, attraverso gli strumenti sopra indicati la Madonna aiuterebbe con la sua intercessione e favorirebbe la conversione personale di ogni uomo per fargli ricevere una fede forte che, con le opere che ne conseguono, conduca alla vera pace.

I veggenti riferiscono che la Madonna chiede soprattutto di pregare per gli altri con umiltà e amore. In particolare, per le seguenti intenzioni: per la conversione dei peccatori, per i giovani e le famiglie, per essere capaci di mettere in pratica i suoi messaggi e per essere d'esempio con la nostra vita e, più in generale, secondo le sue intenzioni dettate di volta in volta ai veggenti. All'inizio queste visioni avvenivano ogni settimana (il giovedì) per la loro parrocchia, oggi invece avvengono il 25 di ogni mese per il mondo intero, in un evento tuttora in corso.

Il giudizio della Chiesa cattolica

La Chiesa cattolica non ha ancora espresso un giudizio ufficiale sulle apparizioni di Medjugorje, e questo è molto saggio, dal momento che i fenomeni non si sono ancora conclusi.

Il 10 aprile 1991 i vescovi dell'allora Jugoslavia, riuniti a Zara, emisero una dichiarazione congiunta (Dichiarazione di Zara), nella quale si sosteneva che «sulla base di quanto finora si è potuto investigare, non si può affermare che abbiamo a che fare con apparizioni e rivelazioni soprannaturali»[4].

Negli anni successivi, a seguito di una richiesta di chiarimenti inviata da Gilbert Aubry, vescovo di Saint-Denis-de-La Réunion, la Congregazione per la Dottrina della Fede, attraverso una lettera firmata dal segretario Tarcisio Bertone[5], ha dichiarato che «dopo la divisione della Jugoslavia in diverse nazioni indipendenti, spetterebbe ora ai membri della Conferenza episcopale della Bosnia-Erzegovina riprendere eventualmente in esame la questione ed emettere, se il caso lo richiede, nuove dichiarazioni», concludendo comunque che «sono permessi i pellegrinaggi privati con un accompagnamento pastorale dei fedeli».

Tra i prelati che si sono espressi nettamente contro l'autenticità delle apparizioni, vi furono l'allora vescovo della diocesi di Mostar-Duvno (la diocesi che ha competenza sulla parrocchia di Medjugorje) Pavao Žanić; opinione mantenuta anche dal successore attualmente in carica Ratko Perić[6]. Tali posizioni, come ribadito dalla Congregazione per la Dottrina della Fede "riflettono un’opinione personale, non sono un giudizio definitivo e ufficiale della Chiesa".

Il 17 marzo 2010, il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, ha reso noto che "È stata costituita presso la Congregazione per la Dottrina della Fede, sotto la presidenza del cardinale Camillo Ruini, una Commissione internazionale di inchiesta su Medjugorje". Di tale Commissione "faranno parte cardinali, vescovi, periti ed esperti, e l'organismo lavorerà in maniera riservata, sottoponendo l'esito del proprio studio alle istanze del Dicastero"[7].

Il 19 settembre 2024 la nota La Regina della Pace del Dicastero per la dottrina della fede riconosce il nihil obstat alle apparizioni, cioè non riconosce ufficialmente l'origine soprannaturale del fenomeno, ma riconosce che i fedeli "possono ricevere uno stimolo positivo per la loro vita cristiana attraverso questa proposta spirituale e autorizza il culto pubblico".

I riscontri sui veggenti

Per quanto riguarda lo studio dei fenomeni dal punto di vista medico-scientifico, diverse commissioni hanno sottoposto i protagonisti ad indagini.

I primi approfondimenti dal punto di vista medico-scientifico circa la natura dei fenomeni, furono disposti già alle origini degli eventi, nel 1981, dalle autorità civili e sanitarie comuniste competenti della ex-Jugoslavia.

Accanto a tali indagini, va in primo luogo ricordata l’attività della commissione composta da un team di cinque medici, sotto la direzione del professor Henri Joyeux, docente presso la Facoltà di Medicina di Montpellier, i cui risultati del 1984 sono stati pubblicati negli Etudes médicales et scientifiques sur les apparitions de Medjugorje (1985).

Tale pubblicazione fu poi seguita da altri studi, condotti direttamente sui veggenti nel settembre 1985, a cura di una commissione medico-scientifica coordinata da altri studiosi italiani, tra i quali i dottori Luigi Frigerio, Giacomo Mattalia e il dott. Marco Margnelli, neurofisiologo presso il Consiglio nazionale delle ricerche (CNR). I risultati cui sono pervenuti tali studi sono stati riassunti nella documentazione Dossier scientifico su Medjugorje (1986).

Si sono svolte poi altre indagini, nell’aprile 1998, a cura di una terza commissione, sotto il coordinamento del dr. Giorgio Gagliardi.

Occorre infine ricordare gli esami medici più recenti ai quali sono stati sottoposti direttamente i veggenti nel giugno 2005, a cura del dottor Phillipe Loron, neurologo presso la clinica Salpêtrière di Parigi. I risultati di tali studi non sono stati pubblicati, al di là delle scarne dichiarazioni rilasciate dal dottor Loron al quotidiano Slobodna Dalmacija in data 27 giugno 2005.

In rapporto ai diversi momenti in cui tali indagini multidisciplinari sono state svolte, sono state impiegate strumentazioni diagnostiche aggiornate. È importante sottolineare che tali studi sono stati condotti direttamente sui veggenti. Pur procedendo con approcci e sfumature differenti, essi concordano nel ritenere i diversi veggenti, nelle varie età e condizioni in cui sono stati studiati, sani ed equilibrati nella mente e nel corpo, non soggetti a forme isteriche, né ad altre forme patologiche, a stati di epilessia, ad allucinazioni, o a catalessia: simili ipotesi, infatti, sono state escluse scientificamente. Durante il tempo in cui vengono a trovarsi nello stato di estasi, il loro cervello viene a trovarsi in una condizione di profondo rilassamento; benché i veggenti restino attivi e i loro canali sensoriali rimangano aperti, essi non reagirebbero a stimoli esterni.

Note
  1. Medjugorje Torino, Intervista a Marija e storia di Medjugorje su mariadinazareth.it. URL consultato il 23-08-2007 In fondo alla pagina web viene specificato che il testo proviene dall'articolo "Marija racconta" apparso nella rivista Medjugorje Torino del maggio 2001, n.99
  2. Dr. Fra Ljudevit Rupčić, Le apparizioni della Vergine a Medjugorje - Una breve storia su medjugorje.altervista.org. URL consultato il 23-08-2007
  3. Antonio Socci, Un consiglio ai giornali: se volete capire i cattolici e la chiesa, ascoltate Maria, non gli "intellettuali cattoprogressisti" su mariadinazareth.it
  4. http://www.medjugorje.ws/it/articles/declaration-ex-yugoslavia-bishops-conference-medjugorje/
  5. Tarciso Bertone. L'ultima veggente di Fatima. Edizioni Rai-Rizzoli, pp. 103-107.
  6. Monsignor Perić spiega.
  7. http://212.77.1.245/news_services/bulletin/news/25261.php?index=25261&lang=it Notizia sul bollettino della Sala Stampa della Santa Sede
Bibliografia
  • Paolo Brosio, A un passo dal baratro. Perché Medjugorje ha cambiato la mia vita, Editore Piemme, 2009
  • Saverio Gaeta, Medjugorje, è tutto vero, Piemme, 2006
  • Livio Fanzaga, Saverio Gaeta, Medjugorje in attesa del Segno, Sugarco Edizioni, Milano, 2006
  • Livio Fanzaga, Satana nei messaggi di Medjugorje Sugarco Edizioni, Milano, 2006
  • Antonio Socci, Mistero Medjugorje, Piemme, 2005
  • Livio Fanzaga (dai microfoni di Radio Maria), L'avvenimento del secolo. La Madonna si è fermata a Medjugorje, Sugarco Edizioni, Milano, 2004
  • Andreas Resch e Giorgio Gagliardi, I Veggenti di Medjugorje - Ricerca psicofisiologica 1998, Verlag Innsbruck, 2000
  • René Laurentin, René Lejeune, Messaggio e pedagogia di Maria a Medjugorje, Queriniana, Brescia, 1998
  • Livio Fanzaga, Perché credo a Medjugorje, Sugarco Edizioni, Milano, 1998
  • I messaggi della Madonna alla comunità parrocchiale di Medjugorje, Edizioni Medjugorje, Tocco Casauria (PE)
  • Luigi Frigerio, Giacomo Mattalia, Luigi Bianchi, Dossier scientifico su Medjugorje, Presentazione di Flaminio Piccoli, 1986
  • (FR) Henry Joyeux, Etudes médicales et scientifiques sur les apparitions de Medjugorje, François-Xavier de Guibert, 1984 (1e Édition), 1999 (2e Édition); tr. it. Studi medici e scientifici sulle apparizioni di Medjugorje, Queriniana, Brescia, 1985
Voci correlate
Collegamenti esterni