Musei del Seminario Vescovile di Treviso

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Musei del Seminario Vescovile di Treviso
Treviso MuSem sedemuseo.jpg
Seminario Vescovile, sede dei musei
Categoria Musei di seminario
Stato bandiera Italia
Regione ecclesiastica Regione ecclesiastica Triveneto
Regione Stemma Veneto
Provincia Treviso
Comune Stemma Treviso
Diocesi Diocesi di Treviso
Indirizzo Piazzetta Benedetto XI
31100 Treviso (TV)
Telefono +39 0422 416789
Fax +39 0422 324890
Posta elettronica museozoologico@diocesitv.it
Sito web [1]
Proprietà Seminario Vescovile
Tipologia archeologico, etnografico, naturalistico
Contenuti animali imbalsamati, minerali, reperti zoologici, reperti archeologici, reperti etnografici
Servizi accoglienza al pubblico, biblioteca, fototeca, mediateca, visite guidate
Sede Museo Seminario Vescovile
Data di fondazione 1914

I Musei del Seminario Vescovile di Treviso sono allestiti nel palazzo sede del Seminario Vescovile.

Percorso espositivo

L'itinerario espositivo è costituito da tre diversi musei.

Museo zoologico "Giuseppe Scarpa"

Il Museo zoologico, deve il suo nome allo studioso trevigiano di Scienze naturali, Giuseppe Scarpa, che iniziò una vasta raccolta di esemplari di animali presenti non solo nel territorio veneto, ma anche provenienti da varie paesi del mondo.

Il Museo, istituito nel 1914, conserva più di duemila esemplari di vertebrati ed invertebrati, mammiferi, pesci, anfibi, uccelli e rettili. Di particolare interesse:

  • Squali conservati sia impagliati che in contenitori di vetro contenenti del liquido conservante.
  • Uccelli palustri e limicoli (quattrocchi, morette, codoni, fenicotteri, pollo sultano, cavaliere d’Italia, avocette, cigni reali, aironi, garzette, tarabusini, ibis, spatole, cicogne e gabbiani).
  • Frigillidi (ciuffolotti, lucherini, cardellini, organetti, frosoni e crocieri).
  • Zigoli, come lo zigolo delle nevi, nero, giallo di Lapponia, dal collare, di palude, minore.
  • Picchi, come il picchio rosso maggiore, muratore, muraiolo, tridattilo e nero.
  • Rondini: rondine comune, rossiccia, balestruccio e purpurea.
  • Uccelli da preda, sia notturni che diurni (gufi, allocchi, civette, aquile, grifoni, avvoltoi, falchi e poiane).
  • Animali marini, quali i pinguini, gabbiani, stercorari, berte e strolaghe.
  • Rettili ed anfibi (rane, tartarughe, iguane.
  • Sauri (lucertole e camaleonti).
  • Animali africani impagliati (leone, giraffa, gazzella, antilopi, elefanti e rinoceronti).
  • Mustelidi (faina, donnola e furetto).
  • Roditori (marmotta e scoiattolo).

Inoltre, alcuni spazi espositivi sono dedicati ai minerali ed alle conchiglie.

Museo etnografico "Don Dino Grossa"

Il Museo etnografico, dedicato a don Dino Grossa, missionario in Venezuela (1949 - 1960), presenta documenti e testimonianze materiali delle popolazioni Indios. In particolare, sono esposti utensili di uso quotidiano delle tribù amazzoniche dei Piaroas, Makiritares, Panares, Guarao e Motilon, per lo più costruiti con ossa di animali locali come il paca e il tapiro, fra i quali spiccano:

  • Frecce e faretre.
  • Collane e monili.
  • Portaoggetti di varie dimensioni.
  • Strumenti musicali a fiato.

Museo archeologico "Angelo e Antonio Campagner"

Il Museo archeologico, intitolato a Angelo e Antonio Campagner, missionari in Sud America (1948 - 1970), inaugurato nel 1993, presenta:

  • Oggetti legati alla civiltà e alla cultura degli Incas.
  • Reperti archeologici di età preromana, provenienti dal territorio veneto.

Galleria fotografica

Bibliografia
  • Erminia Giacomini Miari, Paola Mariani, Musei religiosi in Italia, Milano 2005, p. 310
Voci correlate
Collegamenti esterni