Museo d'Arte Cinese ed Etnografico di Parma
Museo d'Arte Cinese ed Etnografico di Parma | |
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Sala espositiva | |
Categoria | Musei di Ordine religioso |
Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Emilia Romagna |
Regione | Emilia Romagna |
Provincia | Parma |
Comune | Parma |
Diocesi | Diocesi di Parma |
Indirizzo | Viale San Martino, 8 43123 Parma (PR) |
Telefono | +39 0521 257337 |
Fax | +39 0521 960603 |
Posta elettronica | mail@museocineseparma.org |
Sito web | [1] |
Proprietà | Pia Società di San Francesco Saverio per le Missioni Estere |
Tipologia | arte sacra, etnografico, arte |
Contenuti | abiti tradizionali, arredi, ceramiche, dipinti, grafica e disegni, metalli, monete, oggetti personali, reperti etnografici, sculture, suppellettile, tessuti |
Servizi | accoglienza al pubblico, bookshop, didattica, mediateca, sale per eventi e mostre temporanee, visite guidate |
Fondatori | San Guido Maria Conforti |
Data di fondazione | 1901 |
Il Museo d'Arte Cinese ed Etnografico di Parma, allestito nel 1901, per volere di san Guido Maria Conforti, riassume tutto l'impegno della Pia Società di San Francesco Saverio per le Missioni Estere nel campo della cultura e dell'impegno per la valorizzazione delle grandi tradizioni religiose e culturali, dell'impegno sociale e a favore della Madre Terra e della mondialità.
Storia
A conclusione dell'Esposizione Universale di Torino, organizzata nel 1898, il senatore Fedele Lampertico fece dono di alcuni oggetti a san Guido Maria Conforti, vescovo di Parma (1907 - 1931), e fondatore dei Saveriani. In quella mostra, vennero riprodotte al naturale, con arredamenti originali, ambienti cinesi e giapponesi, scene di vita indiane che avevano suscitato un grande interesse per l'Oriente, la sua cultura e la sua arte.
Il Museo, successivamente arricchito da varie donazioni, si propose di dare una panoramica essenziale del mondo artistico cinese. A questa prima raccolta, si aggiunsero oggetti, a carattere prevalentemente etnografico, provenienti anche da altre aree geografiche: Giappone, Indonesia, Brasile, Messico ed Africa.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale è testimonianza dell’attenzione alle culture extraeuropee dell'Istituto che lo ha promosso.
Sezione I - Arte cinese
La sezione propone una collezione di oggetti e documenti, che sono testimonianza di quasi tutte le fasi storiche, raccolti dai Saveriani durante la loro presenza in Cina, fra questi ceramiche e porcellane (XV - XVII secolo), oggetti in bronzo, dipinti, oggetti in avorio, legno, pietra e giada, monete e una serie di materiale eterogeneo di tipo etnografico (stampe, scarpette, timbri, lavapennelli, monili, soprammobili, paraventi, oggetti di uso quotidiano ecc…). Di particolare rilievo:
- Bruciaprofumi a forma di orco (XII - XIII secolo).
- Calzature femminili di seta, utilizzate dalle donne cinesi che fino all'inizio del XX secolo usavano fasciarsi i piedi sin dall'infanzia fino a deformarli.
- Giardiniera per bulbi, in porcellana decorata con losanghe.
- Monetiere ligneo, realizzato e dipinto a mano.
- Pomolo per berretto mandarinale, per mandarini di terzo grado.
- Portalampada in porcellana usato durante il capodanno cinese.
- Rotoli di seta dipinta con paesaggi, fiori e uccelli.
- Statua di Guanyu (dio della guerra), del XVI secolo.
- Statuetta di Buddha in ferro fuso.
- Statua della dea Guanyin (inizio XIX secolo), in legno laccato.
- Specchio di tipo astronomico, su cui sono incisi i simboli astrologici.
- Tazza rituale yi, a forma di bue.
- Tartaruga con serpente, in ceramica, usato come talismano funerario.
- Tazza di porcellana decorata con uno smalto al cobalto particolarmente prezioso.
- Tempietto (XVII secolo), scultura in avorio.
- Vaso chio, utilizzato per la mescita di bevande.
- Vaso hu per la conservazione del vino.
Inoltre, la sezione propone una serie dedicata alla pittura costituita da un centinaio di calchi, dipinti e iscrizioni, ed una serie di pezzi ascrivibili alle arti minori, come oggetti in legno, giada, lacca, avorio, tessuti e una raccolta di ottomila monete.
Sezione II - Missioni
La sezione, costituitasi nella seconda metà del XX secolo, espone oggetti raccolti dai Severiani nelle loro missioni, tra i quali si notano:
- Raccolta africana con oggetti, in particolare maschere, che appartengono ai Temne, e Mende della Sierra Leone ed altri gruppi culturali del Congo (Bembe, Buyu, Biombo, Chokwe, Lega, Luba, Kwame, Songye, Tchokwe, ecc.).
- Oggetti precolombiani, soprattutto da diversi tipi di statuette.
- Reperti provenienti del popolo Kayapò, un antico gruppo etnico dell'Amazzonia del quale possiamo ammirare ad esempio:
- Pejàtijamy êdjà-kam djà, ovvero un diadema di piume rituale;
- Kubyt-kuka, la maschera dello scherzo nelle feste;
- impugnature di armi.
Galleria fotografica
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