Nostra Signora di Knock

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Basilica di Knock
La nuova imponente Basilica, l'unica d'Irlanda, all'interno del santuario

Nostra Signora di Knock è l'appellativo con cui i cattolici venerano Maria, in seguito all'apparizione avvenuta nel 1879 a Knock, in Irlanda, dove ora sorge un santuario.

L'apparizione è stata riconosciuta ufficialmente dalla Chiesa cattolica nel 1936.

Storia dell'apparizione

Il 21 agosto 1879, Mary McLoughlin, 45enne custode della chiesa retta dall'arcidiacono Bartolomeo Kavanagh, andò nel vicino cottage di Mary Byrne alle sette pomeridiane circa. Durante il tragitto, sul lato sud della chiesa, vide, scambiandole per statue, le figure della Vergina Maria, di san Giuseppe e di san Giovanni evangelista, vestito come un vescovo e inoltre un altare con una croce e un agnello, tradizionale immagine di Gesù, con angeli in adorazione. La McLoughlin pensò che l'arcidiacono si fosse procurato quelle immagini a Dublino.

Dopo mezz'ora Mary tornò alla chiesa con Mary Byrne, di 29 anni, per chiudere a chiave il portone e lì rividero le figure e si resero conto che si trattava invece di un'apparizione. Mary chiamò allora suo fratello Dominick, sua madre e sua sorella, entrambe di nome Margaret, e avvisò anche la gente dei dintorni. Accorsero il cugino, Dominick senior, suo figlio Patrick, il domestico John Durkan e il piccolo curry John di sei anni. Nel frattempo Mary Byrne era corsa a casa dell'amica Judith Campbell e della settantacinquenne Bridget Trench, che rilasciò in seguito un racconto vivace dell'apparizione.

Il rosario di Knock
La corona del rosario occupa un'intera parete della chiesa di Knock

La sera del 21 agosto, quindici persone di età compresa tra i cinque e i settantacinque anni e di entrambi i sessi, furono dunque testimoni di un'apparizione, nella parte meridionale della piccola chiesa parrocchiale del paese, la chiesa di san Giovanni Battista.

La Madonna fu descritta di dimensioni reali, leggermente sollevata da terra, vestiva di bianco, con una rosa sulla corona brillante. Patrick Hill riferì di aver visto le orbite degli occhi, con iride e pupille. Fu descritta come "immersa nella preghiera", con gli occhi rivolti verso il cielo. Bridget Trench affermò "andai immediatamente a baciare i piedi della santa Vergine; ma nell'abbraccio non presi nulla se non il muro e rimasi stupita su come fosse possibile che non fossi in grado di toccare le figure che avevo visto e distinto così chiaramente".

San Giuseppe fu descritto in vesti bianche, alla destra della Vergine, con la testa inclinata in avanti rispetto a lei; appariva piuttosto anziano, con capelli e barba brizzolati; san Giovanni evangelista era alla sinistra della Vergine, con un lungo abito e con una mitria, in preghiera, leggermente girato rispetto agli altri e con in mano un grosso libro che sembrava una Bibbia.

I presenti recitarono il rosario, sotto la pioggia incessante, per più di due ore. L'intero muro posteriore della chiesa era illuminato da una luce intensa e le immagini apparivano diafane. I testimoni riferirono che il terreno era rimasto completamente asciutto durante l'evento, nonostante la pioggia. Dopo circa due ore l'apparizione improvvisamente cessò, senza che i personaggi si fossero mossi o avessero parlato.

Una commissione ecclesiastica d'inchiesta fu creata dall'arcivescovo di Tuam, John MacHale. L'apparizione suscitò inizialmente delle perplessità, perché si differenziava dalle altre apparizioni mariane sotto diversi aspetti: il numero di figure apparse, il numero di persone coinvolte, la mancanza di messaggi e la breve durata.

Dopo una nuova commissione di indagine, nel 1936 l'apparizione fu riconosciuta degna di fede e ne fu autorizzato il culto. Nel 1979, in occasione del centenario, papa Giovanni Paolo II si recò in visita al santuario.[1]

Note
Bibliografia
  • David Michael Lindsey, The Woman and the Dragon: Apparitions of Mary, Pelican Publishing Company, 2000, pp. 104-116
Voci correlate
Collegamenti esterni