Peppone

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Peppone (ironico accrescitivo di Giuseppe Bottazzi) è il personaggio, perennemente in lotta con don Camillo, creato da Giovannino Guareschi per una serie di racconti ambientati nella Bassa padana nell'immediato dopoguerra.

Sposato con Maria e padre di cinque figli (Walter, Michele, Marco, Libero Camillo Lenin, Antonio), Peppone è un artigiano (fabbro e meccanico), proprietario della sua piccola officina meccanica (che negli anni del Boom economico diventerà un'autosalone con rivendita di elettrodomestici). Iscritto al PCI, Peppone vince le elezioni e diventa sindaco di un paese della valle del Po (che le trasposizioni cinematografiche hanno poi identificato con Brescello).

Scarsamente istruito ma straordinariamente dotato nella capacità di coordinare i compagni di partito, Peppone riesce molto bene nel suo compito di amministratore, ma sempre con l'aiuto del suo avversario politico. I due, se da una parte sono sempre pronti a litigare, graniticamente convinti della bontà della propria posizione, alla fine riescono poi a mediare e a trovare una soluzione che li mette d'accordo. Nonostante le sue idee comuniste, è credente, tanto che può capitare che entri di soppiatto in chiesa per pregare o donare un cero. In più è un fervente patriota, come si può dedurre dal discorso che fa, ispirato dalle note de "La leggenda del Piave", nel film "Don Camillo e l'onorevole Peppone". In quel discorso dice di essere nato nel 1899 e di aver combattuto nella Prima guerra mondiale. Nello stesso film, in un flashback (retrospezione), si viene a sapere che ha fatto il partigiano e proprio a quel periodo risale il suo primo burrascoso incontro con Don Camillo. Adattamento cinematografico a parte, Peppone e Don Camillo sono coetanei: entrambi classe 1899, entrambi hanno combattuto nella Grande Guerra, entrambi decorati con Medaglia d'argento al valor militare.

Gli episodi che vengono narrati da Guareschi ci mostrano un personaggio caratteristico, pieno di quella tipica schiettezza emiliana, in parte caricaturale e in parte assolutamente familiare. Nella riduzione cinematografica, Peppone è interpretato dall'attore Gino Cervi. In realtà, il primo candidato al ruolo di Peppone fu lo stesso Guareschi, che però si rivelò immediatamente inadatto a recitare davanti una macchina da presa. Lo stesso dicasi degli ultimi epigoni che cercarono di interpretare lo stesso ruolo che fu di Cervi e Fernadel, ma con scarso successo.

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