Presepio vivente di Balata di Baida (Castellammare del Golfo)
Presepio vivente di Balata di Baida (Castellammare del Golfo) | |
Balata di Baida, Presepio vivente (panoramica) | |
Presepio Tradizione natalizia | |
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Festa locale | |
Commemorazione celebrata | Natività di Gesù |
Stato | Italia |
Regione | Sicilia |
Provincia | Trapani |
Comune | Castellammare del Golfo |
Località | Balata di Baida |
Luogo specifico | vie e piazze del borgo |
Diocesi | Trapani |
Periodo | Inverno |
Data inizio | 26 dicembre |
Data fine | 6 gennaio |
Data d'istituzione | 1996 |
Organizzata da | Associazione Balata Club |
Tradizioni religiose | presepio vivente, sacra rappresentazione |
Tradizioni folcloristiche | {{{tradizioni folcloristiche}}} |
Informazioni |
Ass. Balata Club, balataclub@gmail.com |
Collegamenti esterni Sito web | |
Il Presepio vivente di Balata di Baida, frazione di Castellammare del Golfo (Trapani), rievoca annualmente, dal 26 dicembre al 6 gennaio, la Natività di Gesù: la sacra rappresentazione ha avuto inizio nel 1996.
Descrizione
Il presepio vivente è ambientato nel piccolo e suggestivo borgo, tra fichidindia ed olivi, dove si ha la sensazione che il tempo si sia fermato. Esso conduce il visitatore a compiere un salto indietro nel tempo, in un viaggio che lo porterà nel mondo quotidiano del popolo contadino siciliano, alla scoperta di usi e tradizioni ormai lontane e spesso dimenticate. In tale occasione le povere e semplici case del borgo, ormai da tempo abbandonate, tornano a vivere, e attorno tutto un brulicare di gente indaffarata, di suoni, colori, sapori di un tempo.
Le figure che popolano il presepe riproducono gli antichi mestieri della civiltà rurale in Sicilia, le attività contadine, l’artigianato locale, la vita quotidiana:
- ricottaio (ricuttaru) rimesta paziente il latte delle sue pecore nel quararo, il pentolone di rame, attendendo che la ricotta acchiani (galleggi sul siero del latte);
- contadino coltiva il proprio campo;
- cernitore (cirnituri) agita il vaglio per setacciare il grano;
- falegname pialla le travi di legno;
- fabbro firraru forgia gli oggetti in ferro;
- canestriere (cannistraru) si cimenta nell'arte di intrecciare i vimini;
- bottaio (vuttaru) incastra le doghe delle sue botti, ecc.
All'interno delle case vengono ricreate scene tratte dalla vita quotidiana, un ambiente familiare, con i giochi e le urla dei bambini, la massaia che fa la pasta (li maccarruna), le tessitrici chine sui loro telai, le donne che lavorano la lana, e quelle che preparano le conserve come la sarsa e pumaroro sicchi. Accanto ai personaggi si muovono anche vari animali, quali: pecore, maiali, galline, cani, pavoni, oche, conigli, asini, cavalli, ecc.
I visitatori riscoprono l’atmosfera del passato permeata dalla luce della sacralità che culmina nella scena della Natività di Gesù, allestita, con molta cura, ove san Giuseppe, Maria e Gesù Bambino accolgono, il giorno dell’Epifania, i doni portati dai Magi.
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