Presepio vivente di Balata di Baida (Castellammare del Golfo)

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Presepio vivente di Balata di Baida (Castellammare del Golfo)
BalataBaida PresepeVivente 01.jpg
Balata di Baida, Presepio vivente (panoramica)
Presepio
Tradizione natalizia
Festa locale
Commemorazione celebrata Natività di Gesù
Chiamata anche
Note
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Sicilia
Provincia Trapani
Comune Castellammare del Golfo
Località Balata di Baida
Luogo specifico vie e piazze del borgo
Diocesi Trapani
Periodo Inverno
Data inizio 26 dicembre
Data fine 6 gennaio
Data mobile
Data d'istituzione 1996
Organizzata da Associazione Balata Club
Tradizioni religiose presepio vivente, sacra rappresentazione
Tradizioni folcloristiche {{{tradizioni folcloristiche}}}
Tradizioni culinarie
Informazioni Ass. Balata Club,
Via Rompifiaschi
91010 Castellammare del Golfo (TP)

tel. +39 335 7515484, +39 335 7895818;
balataclub@gmail.com

Collegamenti esterni
Sito web

Il Presepio vivente di Balata di Baida, frazione di Castellammare del Golfo (Trapani), rievoca annualmente, dal 26 dicembre al 6 gennaio, la Natività di Gesù: la sacra rappresentazione ha avuto inizio nel 1996.

Descrizione

Il presepio vivente è ambientato nel piccolo e suggestivo borgo, tra fichidindia ed olivi, dove si ha la sensazione che il tempo si sia fermato. Esso conduce il visitatore a compiere un salto indietro nel tempo, in un viaggio che lo porterà nel mondo quotidiano del popolo contadino siciliano, alla scoperta di usi e tradizioni ormai lontane e spesso dimenticate. In tale occasione le povere e semplici case del borgo, ormai da tempo abbandonate, tornano a vivere, e attorno tutto un brulicare di gente indaffarata, di suoni, colori, sapori di un tempo.

Le figure che popolano il presepe riproducono gli antichi mestieri della civiltà rurale in Sicilia, le attività contadine, l’artigianato locale, la vita quotidiana:

  • ricottaio (ricuttaru) rimesta paziente il latte delle sue pecore nel quararo, il pentolone di rame, attendendo che la ricotta acchiani (galleggi sul siero del latte);
  • contadino coltiva il proprio campo;
  • cernitore (cirnituri) agita il vaglio per setacciare il grano;
  • falegname pialla le travi di legno;
  • fabbro firraru forgia gli oggetti in ferro;
  • canestriere (cannistraru) si cimenta nell'arte di intrecciare i vimini;
  • bottaio (vuttaru) incastra le doghe delle sue botti, ecc.

All'interno delle case vengono ricreate scene tratte dalla vita quotidiana, un ambiente familiare, con i giochi e le urla dei bambini, la massaia che fa la pasta (li maccarruna), le tessitrici chine sui loro telai, le donne che lavorano la lana, e quelle che preparano le conserve come la sarsa e pumaroro sicchi. Accanto ai personaggi si muovono anche vari animali, quali: pecore, maiali, galline, cani, pavoni, oche, conigli, asini, cavalli, ecc.

I visitatori riscoprono l’atmosfera del passato permeata dalla luce della sacralità che culmina nella scena della Natività di Gesù, allestita, con molta cura, ove san Giuseppe, Maria e Gesù Bambino accolgono, il giorno dell’Epifania, i doni portati dai Magi.

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