Romanae Portus Securitatis
L'icona Romanae Portus Securitatis (Santa Maria in Portico), è una immagine della Vergine con Bambino attorniata da arbusti racchiusi in un portico sorretto da due colonne sopra il portico, sui due lati, compaiono le effigi di San Pietro e San Paolo, la tradizione popolare la vuole immagine acheropita (non dipinta da mani d’uomo).
La leggenda
San Giovanni Leonardi ne scrisse nel 1605 la storia nell'opera Narrazione della miracolosa immagine di Santa Maria in Portico. Egli narra che la sacra immagine apparve per miracolo sulla porta della credenza di Santa Galla 17 luglio 524 in concomitanza con la fine della pestilenza che aveva colpito l'urbe. In memoria del miracoloso evento la nobile donna fece edificare una Chiesa sul luogo dell’apparizione dedicandola al Salvatore e alla Santissima Madre. Il Leonardi prosegue elencando nel tempo gli interventi papali legati all'effige.
- Papa Gregorio Magno (590-604) invoca il suo patrocinio nella peste del 599.
- Papa Alessandro II (1061-1073) erige una Confraternita.
- Papa Gregorio VII (1073-1085) risolleva le sorti del fatiscente santuario, riconsacrando la chiesa e collocando l'icona mariana in un tempietto-ciborio posto sopra l'altare maggiore, ponendovi in mosaico una serie di iscrizioni che facevano riferimento alla nobile Galla, ai poveri e alla prodigiosa apparizione.
- Papa Celestino III (1191-1198) vi fonda l’ospedale di Santa Maria in Portico.
- Papa Callisto III (1455-1458) invoca la Vergine per liberare la città dalla peste.
- Papa Paolo II (1464-1471) che per devozione asporta di notte l’immagine che ritorna miracolosamente nello stesso luogo.
- Papa Leone X (1513-1521) indice una processione per scongiurare l’invasione turca.
- Papa Adriano VI (1522-1523) ricorre alla Vergine per salvare Roma dalla peste
- Papa Paolo III (1534-1539) la invoca a protezione delle invasioni turche.
L'immagine
L’attuale immagine di Santa Maria in Portico, con molta probabilità, è una riproduzione di qualche antica pittura o mosaico venerata nel portico di Galla, deteriorata con il passare del tempo o distrutta da qualche incendio, essa fu riprodotta mantenendo il legame con l’antica tradizione. L’opera è attribuibile ad una scuola italo-bizantina o a qualche bottega della zona. Occorre tenere presente che la vecchia chiesa di S. Maria in Portico era situata nel quartiere dei greci che vi si stabilirono nel VIII secolo, dopo la fuga da Costantinopoli, portando le tradizioni culturali e religiose della loro terra. La festività liturgica dei Santa Maria in Portico è celebrata ogni anno il 17 luglio in memoria della prodigiosa apparizione.