San Giovanni Leonardi

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San Giovanni Leonardi, O.M.D.
Presbitero
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battezzato
Santo
Fondatore dei Chierici Regolari della Madre di Dio
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Giuseppe Antonio Lomuscio, San Giovanni Leonardi, tra Fede e Scienza (2007), olio su tela; Roma, Chiesa di San Lorenzo in Miranda
Titolo
Incarichi attuali
fondatore
Età alla morte 68 anni
Nascita Diecimo
1541
Morte Roma
9 ottobre 1609
Sepoltura Roma, Chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli
Conversione
Appartenenza
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Professione religiosa 1º settembre 1574
Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale 22 dicembre 1572
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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Consacrazione {{{consacrazione}}}
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Successore {{{successore}}}
Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerato da Chiesa cattolica
Venerabile il 1701, da Clemente XI
Beatificazione 10 novembre 1861, da Pio IX
Canonizzazione 17 aprile 1938, da Pio XI
Ricorrenza 9 ottobre
Altre ricorrenze
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Attributi {{{attributi}}}
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di farmacisti
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Incoronazione
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Erede
Successore
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Consorte

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Collegamenti esterni
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Invito all'ascolto
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 9 ottobre, n. 2:
« San Giovanni Leonardi, sacerdote, che a Lucca abbandonò la professione di farmacista da lui esercitata, per diventare sacerdote. Fondò, quindi, l'Ordine dei Chierici regolari, poi detto della Madre di Dio, per l'insegnamento della dottrina cristiana ai fanciulli, il rinnovamento della vita apostolica del clero e la diffusione della fede cristiana in tutto il mondo e per esso dovette affrontare molte tribolazioni. Pose a Roma le fondamenta del Collegio di Propaganda Fide e morì in pace in questa città, sfinito dal peso delle sue fatiche. »

San Giovanni Leonardi (Diecimo, 1541; † Roma, 9 ottobre 1609) è stato un sacerdote e fondatore italiano dell'Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio (detti Leonardini) e promotore del Collegio Missionario di Propaganda Fide.

Biografia

Nacque attorno al 1541 da una famiglia di agricoltori benestanti del villaggio di Diecimo, oggi frazione del comune di Borgo a Mozzano, nella Repubblica di Lucca: durante gli studi in farmacia condotti a Lucca, si avvicinò alla confraternita laica dei Colombini, vicina alla spiritualità del Savonarola e sotto la direzione dei Padri Domenicani. Esercitò per alcuni anni la professione dello speziale nel suo paese natale, ma attorno al 1568 decise di dedicarsi allo studio della teologia e venne ordinato sacerdote il 22 dicembre 1572: intraprese la predicazione e l'insegnamento del catechismo, istituendo anche una Congregazione della Dottrina cristiana.

Assieme ad altri due o tre sacerdoti, il 1º settembre 1574 fondò presso la chiesa di Santa Maria della Rosa di Lucca la congregazione dei Preti Riformati della Beata Vergine, dedita all'apostolato e alla formazione del clero: i sacerdoti della nuova famiglia religiosa aumentarono velocemente di numero e per loro il fondatore redasse la Constitutiones Clericorum Regularium Matris Dei, subito approvate dal vescovo di Lucca Alessandro Guidiccioni e confermate da Clemente VIII con il breve Ex quo divina majestas (13 ottobre 1595). La congregazione venne elevata ad ordine religioso il 3 novembre 1621 da Gregorio XV, assumendo l'attuale nome di Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio.

Venne poi espulso dalla Repubblica di Lucca con l'accusa di disturbo all'ordine pubblico e mancanza di rispetto alle autorità costituite e si rifugiò a Roma.

Nel 1596 papa Clemente VIII nominò il Leonardi visitatore apostolico e commissario con l'incarico di riformare, secondo i canoni del Concilio di Trento, le congregazioni benedettine di Montevergine, di Vallombrosa e di Monte Senario; fu anche incaricato dal pontefice di dirimere una controversia tra il vescovo di Nola e il viceré di Napoli relativa al Santuario della Madonna dell'Arco.

Clemente VIII, con il Breve Apud Sanctum Marcum del il 14 agosto 1601, affidò al Leonardi e alla sua congregazione la Chiesa e la parrocchia di Santa Maria in Portico, con l'icona della Beata Vergine Maria Romanae Portus Securitatis, presso la quale la famiglia religiosa stabilì la sua Curia generalizia (trasferita nel 1662 in Santa Maria in Campitelli). A Roma il sacerdote ebbe anche modo di conoscere e frequentare il suo conterraneo Filippo Neri, come lui impegnato nel moto di riforma della Chiesa: gli espresse anche l'intenzione di partire come missionario per le Americhe, ma ne fu dissuaso. Con il prelato spagnolo Juan Bautista Vives y Marja diede vita a Roma ad un movimento missionario che, dopo la sua morte, portò all'istituzione del Collegio Missionario di Propaganda Fide (1624, poi Università Urbaniana) e all'erezione della Sacra Congregazione per la Propagazione della Fede (1627). Assieme a Juan Bautista Vives y Marja e Martin de Funes nel marzo 1608scrisse a papa Paolo V una lettera mirante a riaccendere lo spirito missionario della Chiesa, con particolare riferimento alle terre del America del Sud.

Morte

Morì sessantottenne a Roma nel 1609 e venne sepolto nell'antica Chiesa di Santa Maria in Campitelli: per interessamento del cardinale Enrico Benedetto Stuart di York, la sua salma venne traslata nel 1662 nella nuova Chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli.

Il culto

Papa Leone XIII nel 1893 volle che il suo nome fosse iscritto nel Martirologio Romano (cosa non ancora mai accaduta per i beati, ad eccezione dei pontefici).

L'8 agosto 2006 la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, in forza delle facoltà concessale da papa Benedetto XVI, lo ha proclamato santo patrono di tutti i farmacisti. Lo stesso pontefice lo ha ricordato nella sua udienza del mercoledì, a due giorni dai 400 anni dalla sua morte, indicandolo, nell'anno che la Chiesa cattolica dedica ai sacerdoti, come esempio da imitare. Il Santo Padre lo ha celebrato con una lunga e dettagliata presentazione della vita e delle opere.

« Consapevole che la Chiesa è il campo di Dio, non si scandalizzò delle sue umane debolezze. Per contrastare la zizzania scelse di essere buon grano: decise, cioè, di amare Cristo nella Chiesa e di contribuire a renderla, sempre più, segno trasparente di Lui.... »

e ha evidenziato una frasi che il Santo aveva messo come fondamenta per la sua azione:

« Di Cristo l'umanità ha estremo bisogno, perché Lui è la nostra misura. Non c'è ambiente che non possa essere toccato dalla sua forza: non c'è male che non trovi in Lui rimedio, non c'è problema che in Lui non si risolva. O Cristo o niente »
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni